Politica

Tessere Pd gonfiate, scoppia il giallo del bonifico di Salerno

Passa (anche) per Salerno il caso delle tessere Pd gonfiate che porta a far saltare il voto per le primarie. In Campania, infatti, è slittato il voto iniziato da due giorni nel resto d’Italia. Il voto potrebbe addirittura essere azzerato come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Tessere Pd gonfiate, il caso del bonifico di Salerno

Nelle scorse ore è scoppiato il ‘caso’ Salerno. In particolar modo, dalla federazione Pd del capoluogo, sarebbe partito un unico bonifico bancario di oltre 42mila euro. Una cifra versata, stando a quanto scritto nel verbale, per il pagamento di 1574 tessere.

Si tratta di una procedura anomale, dato che l’importo sarebbe il più alto d’Italia, facendo così scattare l’allarme tra gli organi nazionali, anche perché nelle scorse ore in città sarebbe partito il voto nei circoli senza che ci fosse il via ufficiale dal regionale. Notizia che ha fatto scattare il primo ricorso di questo congresso, ovvero la mozione Schlein che chiede l’invalidamento.

L’appello di Sandro Ruotolo

Sandro Ruotolo, in rappresentanza del Comitato Schlein Campania, chiede che vengano annullati i congressi del Partito Democratico che si sono svolti nella provincia di Salerno. I congressi, come spiegato dall’ex senatore, si sarebbero svolti “in maniera non conforme al regolamento“. In particolar modo, i congressi di circolo non sarebbero stati pubblicizzati con le 48 ore d’anticipo previste dal regolamento

Sono giorni che denunciamo adesioni sospette”, ha proseguito ancora Ruotolo, in riferimento anche al caso di Sessa Aurunca dove “ci sarebbero state 1.050 adesioni online in una città dove il 25 settembre il Pd ha ottenuto solo 1200 voti”.

Redazione L'Occhio di Salerno

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