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Trasferimento della Soprintendenza a Salerno, De magistris dice no: “Scelta scellerata”

‘Questo trasferimento non s’ha da fare’. Così potrebbe riassumersi la decisione del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che dice no al trasferimento della Soprintendenza da Napoli a Salerno, motivandola come «una scelta scellerata».
«In questi giorni, in giro per la Napoli dei monumenti e delle bellezze d’arte, ho incontrato tantissime lavoratrici e lavoratori della Soprintendenza ai beni archeologici», ha detto il primo cittadino di Napoli, prima di aggiungere: «Con loro, ma anche stamattina con il Soprintendente Elena Cinquantaquattro, ho affrontato la questione del trasferimento di sede e direzione della Soprintendenza dalla nostra città a Salerno, che dovrebbe avvenire nel 2015 a seguito del piano di riorganizzazione del Ministero, avviato da Bay e proseguito da Francescani. Una scelta scellerata e senza senso soprattutto in vista del concreto avvio della Città Metropolitana previsto tra due settimane, privando una vastissima area archeologica unica al mondo che va dal Vesuvio ai Campi Flegrei di una sede decisionale ed operativa. Una sede che lavora e dialoga ogni giorno – a contatto diretto – con l’Amministrazione comunale seguendo in sinergia questioni delicate, dal Porto ai Grandi Progetti del Centro Storico Unesco alla Metropolitana». Da qui l’appello finale: «Chiediamo al Governo di rivedere immediatamente una scelta sbagliata che rappresenta solamente l’ennesimo attacco alla Città di Napoli», ha detto ancora il primo cittadino.

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