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Trovato ipotetico copione di Eduardo De Filippo: “Dduie paciune”

Trovato ipotetico copione di Eduardo De Filippo: “Dduie paciune”.

Potrebbe trattarsi di un ritrovamento incredibile per il teatro napoletano ed il repertorio del grande Eduardo De Filippo. Il ritrovamento in questione si intitola “Dduie paciune”, è un atto unico e reca sul frontespizio la firma “Eduardo De Filippo”.

Il testo, come riporta l’Ansa, è stato trovato dall’attore Giulio Adinolfi nel corso dei lavori di catalogazione dell’archivio personale di Enzo Cannavale che, da qualche mese, è conservato nella Libreria del cinema e del teatro, in via del Parco Margherita, dedicato allo stesso Cannavale dai figli Alessandro Andrea e Gabriella, insieme alla mamma, Barbara.



A dare notizia del ritrovamento dell’ipotetico testo teatrale a firma di Eduardo De Filippo è il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione cultura. L’opera reca la data 1931 qualche mese prima del debutto della Compagnia di Eduardo, Peppino e Titina, che risale al 25 dicembre di quell’anno con Natale in casa Cupiello

La trama parla di un certo Michele Tranquillo che ha una moglie che si chiama Luisa e una figlia, Giulietta. Un bel giorno riceve il biglietto da visita di un giovane che sostiene di essere serio, onesto e bello e la chiede in moglie. Il suo nome è Giovannino Pace. Il cast è completato da un Cameriere, che è il tipico carattere comico degli sketch d’epoca. Ovviamente, sia Tranquillo sia Pace rinnegano in pieno i loro cognomi. Finiscono per litigare di continuo, finché le due donne trovano un espediente per calmarli. Ciascuna si mette dietro il proprio uomo e quando egli perde le staffe, esce allo scoperto e si mostra placando magicamente la sua ira. Come si vede, è un gioco comico, nello stile della Compagnia Teatro Umoristico I De Filippo.

“Alessandro Cannavale, figlio di Enzo, ha pubblicato, sul suo profilo Facebook, la foto della prima pagina del copione, chiedendo aiuto per capire se sia davvero un inedito” – ha spiegato Emilio Borrelli. Ovviamente e in maniera immediata si è avviato un vero e proprio tam tam tra artisti e critici teatrali, ma, al momento, nessuno ricorda l’esistenza di questo copione.

Se si trattasse realmente di un’ opera inedita di Eduardo De Filippo, non solo la cultura napoletana, bensì quella mondiale, riceverebbe un bellissimo regalo di fine estate. I fratelli Cannavale e Adinolfi sono attualmente in contatto con tutte le fondazioni, le associazioni e le Istituzioni culturali e teatrali.

Al momento non ci sono prove effettive dell’esistenza di questo atto unico dal titolo “Dduie paciune” che reca la firma del grande Eduardo. La parola passa dunque agli esperti eduardiani che, solo a Napoli sono centinaia, titolati e non, che dovranno riuscire a sciogliere questo mistero teatrale.


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