Cronaca

“Signora, devo consegnare un pc” ma nel pacco c’erano succhi di frutta: in 2 ai domiciliari

Truffe agli anziani in provincia di Salerno, napoletani agli arresti domiciliari per 7 colpi, uno riuscito e 6 tentati

Due persone agli arresti domiciliari per truffe ad anziani in provincia di Salerno. Nella giornata di ieri, giovedì 10 dicembre, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, i Carabinieri della Stazione di San Valentino Torio hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di Misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, che dispone gli arresti domiciliari a carico di due soggetti residenti a Napoli, rispettivamente di 26 e 51 anni, ritenuti responsabili dei reati di truffa aggravata in concorso e sostituzione di persona commessi lo scorso mese di settembre.

Truffe ad anziani in provincia di Salerno, in due agli arresti domiciliari

Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Antonio Centore e dal Sostituto Procuratore Viviana Vessa e sviluppatesi attraverso l’assunzione di informazioni delle vittime, l’acquisizione e l’analisi di registrazioni video, l’individuazione fotografica degli indiziati, l’analisi del traffico telefonico delle utenze utilizzate e la ricostruzione dei movimenti sul territorio dell’autovettura adoperata nelle azioni criminose, hanno consentito di scoprire gli autori di 7 truffe (1 consumata e 6 tentate) nei confronti di persone anziane di età compresa tra i 77 e 91 anni, residenti rispettivamente nei comuni di San Valentino Torio, Cava de’ Tirreni, Fisciano e San Cipriano Picentino.

Come provavano a truffare gli anziani

Il raggiro adottato dagli indagati quale modus operandi prevedeva la chiamata di un telefonista che, spacciandosi alternativamente per un congiunto, per un operatore commerciale o per un postino, annunciava alla vittima l’imminente recapito di un prodotto (generalmente personal computer) a suo dire acquistato dal congiunto stesso e, con ciò, la necessità di riscuotere parte del corrispettivo a saldo di un asserito anticipo versato.

Quindi, si presentava il falso corriere (cioè uno dei due odierni arrestati) che, nell’episodio andato a buon fine per gli autori, consegnava un finto pacco risultato in realtà contenere succhi di frutta e riscuoteva la somma di 1450 euro in contanti di cui la vittima aveva disponibilità.

I precedenti

Uno dei due arrestati nelle scorse settimane veniva arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di San Marzano sul Samo grazie alla tempestiva segnalazione al 112 di un parente della vittima. Le indagini proseguono, in relazione ad altri episodi verificatisi nell’area nel medesimo periodo di riferimento, al fine di riscontrare il coinvolgimento dei due odierni arrestati.

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