Inchiesta

Uccise una prostituta. Tracce di Dna su orecchini: 20 anni di carcere

SALERNO. Uccise una prostituta: il muratore Carmine Ferrante è stato incastrato dalle tracce del suo Dna, presenti sugli orecchini della vittima Nikolova Temenuzhka, uccisa all’età di 37 anni.

Omicidio brutale

Il brutale omicidio avvenne tra il 12 e il 13 agosto 2016, ma le cause della morte, così come fu per il primo giudizio, non sono state mai state chiare. I giudici parlano di “cause violente”, forse uno strangolamento. Ma restano i dubbi, viste le condizioni del corpo della donna, ritrovato in decomposizione dopo quasi sei giorni dai fatti. Ad incastrare l’imputato le tracce di Dna sugli orecchini indossati dalla donna, e trovati nella sua auto.

Lo dicono i giudici della Corte d’Appello di Salerno, nelle motivazioni della condanna bis per il muratore di Vietri, a 20 anni di reclusione. A difenderlo Bernardina Russo e Agostino De Caro. Secondo i giudici è lui l’omicida della donna, di nazionalità bulgara, che si prostituiva tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino.

 

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