… Uguaglianza “paratattica od ipotattica”?…

Ognuno di noi sin da piccolo e durante il percorso di crescita è spinto a chiedersi il perché di ogni singolo avvenimento che ci capita di affrontare o che in qualche modo ci lascia riflessivi difronte a qualche evento; specie se per evento intendiamo il massacro di tanti innocenti nostri fratelli, vittime di un idealismo che provoca innumerevoli dibattiti ma sterili soluzioni diplomatiche…

A tutto ciò si sommano le plausibili grida di innocenti che urlando a squarciagola nel bel mezzo del mediterraneo, incontrando solo tristezza di un vagare incontrollato provocato da pseudo-dittature che attraverso la politica del terrore, offrono “la scelta” di una morte probabile ad una sicura! Tutto ciò è inaccettabile e incontrollabile (sicuri che tali affermazioni non creino dubbi nelle nostre anime e nelle nostre coscienze). Gli attentati terroristici del 22 marzo adempiono senza dubbio ad una crisi che non sapremmo mai come definire: di credo? Ideologica? Di potere?

Siamo sicuri che a prescindere da chi o in cosa crediamo, possiamo essere messi sullo stesso piano (paratattico) o subiamo la recondita accezione della legge del più forte? (Ipotattico) Costernati da tanta barbarie, ci stringiamo alle vittime degli attacchi al Belgio, affidandoLi nelle mani di quel Dio che a prescindere dai credi, accolga un’ultima fallimentare emergenza umanitaria!

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