Cronaca

Ultimo saluto al soldato suicida, il padre: «Amava il suo lavoro»

ANGRI. L’intera comunità di Angri si prepara a dare l’ultimo saluto a Enrico De Mattia, il caporal maggiore dell’Esercito che nel pomeriggio di sabato scorso si è suicidato a Roma, nel bagno di Palazzo Grazioli, con un colpo di pistola alla testa. Stamattina, dalle otto alle 12, sarà aperta al pubblico la sala mortuaria di piazzale del Verano, nella capitale, dove sarà allestita la camera ardente.

L’ultimo saluto a Enrico De Mattia

Ieri sera in tantissimi, tra parenti ed amici, sono partiti da Angri per raggiungere Roma e stringersi al dolore di papà Giovanni e mamma Anna, increduli per la tragedia che ha colpito la loro famiglia. Tanti altri attenderanno in città il ritorno del giovane militare.

Il feretro partirà da piazzale del Verano alle 13 per giungere alle 17 nella congrega di Santa Margherita dove resterà fino alle 8,30 di domani, in attesa dei funerali previsti alle 10,30 nella chiesta di San Giovanni Battista. Sul fronte delle indagini, si lavora per ricostruire i fatti e capire cosa abbia indotto il giovane granatiere di Angri a compiere il gesto estremo. Enrico era stato promosso da poco.

Si era arruolato sei anni fa e a settembre sarebbe passato a servizio permanente. Di recente aveva superato anche il concorso per entrare nella guardia di finanza. Era sereno.

Il padre Giovanni, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo, ha ribadito che suo figlio era orgoglioso del suo lavoro rimarcando che la tragedia non c’entra con il mondo militare.

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