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Un anno in carcere con l’accusa di violenza sessuale, assolto: il fatto non sussiste

CAMEROTA. È stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste il giovane imprenditore di Marina di Camerota accusato di violenza sessuale. Giuseppe Russo ha trascorso un anno presso il carcere di Vallo della Lucania, nonostante le continue richieste di scarcerazione avanzate dal suo legale, Angelo Paladino, perché innocente. I fatti risalgono al 27 luglio 2009 quando una ragazza del Golfo di Policastro denunciò per violenza carnale il giovane imprenditore. La ragazza raccontò ai carabinieri della compagnia di Sapri che Giuseppe Russo piombò nella sua casa, costringendola ad avere rapporti sessuali con lui. Da allora sono passati 5 anni: Giuseppe ha trascorso un anno in carcere e perso ben 30 chili. Ora è libero. La giustizia è dalla sua parte, riconoscendo che è innocente eppure la vita del giovane imprenditore cilentano non potrà più tornare come quella di prima perché un anno, da innocente, dietro le sbarre inevitabilmente ti cambiano. E ora si ritrova anche senza lavoro perché durante il periodo di reclusione ha perso la sua impresa di costruzione. Il legale del cilentano ha inoltre avanzato l’ipotesi di risarcimento danni contro lo Stato italiano per ingiusta detenzione ma neanche il denaro potrà restituire al ragazzo il tempo perso. Un anno in carcere, lontano dagli amici e dalla famiglia.

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