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Un "question time" per la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica: la proposta di Noi Tutti

Noi tutti liberi e partecipi si fa promotore della richiesta di Istituzione di question time cittadini, per promuovere e aumentare il livello di partecipazione attiva del cittadino alla gestione della Cosa Pubblica.
Il Question Time è uno strumento importante, già istituito in molti paesi italiani, che consente ai cittadini di esporre domande (interrogazioni) inerenti a questioni di pubblica utilità al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti delle Commissioni Consiliari.
Il cittadino, dunque, diventa di fatto Consigliere Comunale avendo la possibilità di formulare pubblicamente quesiti all’Amministrazione Comunale per ricevere informazioni e chiarimenti su qualsiasi argomento che abbia attinenza con la pubblica utilità e che non sia stato affrontato o sia stato trattato in maniera che il cittadino ritiene poco esaustiva.
“La dr.ssa Vania Calce, promotrice per Giffoni Valle Piana, più volte ha raccolto le doglianze di diversi concittadini che lamentavano come questioni che ritenevano di interesse primario, venissero ignorate o trattate solo in maniera superficiale durante i Consigli Comunali e per tale ragione, abbiamo ritenuto che questo Comune dovesse essere la città pilota dell’iniziativa”, dice il coordinatore provinciale Avv. Luciano Ceriello.
“Sono felice di questa scelta,” afferma la delegata cittadina, “anche perché, neanche a farlo di proposito, il prossimo consiglio comunale, (mercoledì 22/3), come da comunicato pubblicato in data odierna, tra gli argomenti all’ o.d.g. ha anche l’Approvazione del Regolamento sul diritto di accesso ai documenti amministrativi e sulla tutela della riservatezza delle informazioni; e l’ Approvazione di un Regolamento in materia di Accesso Civico e Accesso Generalizzato. Ritengo che strumenti volti ad accorciare le distanze tra cittadini e Amministrazione, siano fondamentali per la crescita sana della comunità.
Un cittadino consapevole dei propri diritti e che si sente parte attiva delle Istituzioni, è un cittadino migliore. Esistono due categorie di persone: quelle che osservano e si lamentano delle cose che succedono e quelle che si impegnano perché le cose accadano. Noi vogliamo far crescere sempre più la seconda categoria.”

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