Università, arriva il manuale di autodifesa digitale: “Il dizionario hacker”

FISCIANO. Dalla cattedra di Diritto comparato ed europeo della comunicazione, dell’Università degli Studi di Salerno ecco che arriva il “Dizionario hacker”, una sorta di manuale di autodifesa digitale, utile anche per sfatare i pregiudizi sul mondo della controcultura digitale. Il dizionario comprenderà poi tutte le più importanti nozioni da Anonymous a Wikileaks. Il volume, di Arturo di Corinto, è stato presentato oggi alle 10 presso l’aula Mancini della facoltà di Giurisprudenza, alla presenza del professore Adalgisio Amendola  e Alfonso Amendola. «Un libro importante che si fonda sull’esperienza di chi si oppone ai totalitarismi di internet, nell’illusione della manifestazione della libertà di pensiero», ha dichiarato  docente di Diritto comparato delle comunicazioni, il professore Giovanni Maria Riccio. «Il testo di Arturo Di Corinto avverte del rischio che tutti noi corriamo utilizzando internet con scarsa consapevolezza, ha poi aggiunto il professor Riccio. Il nostro continuo accedere ad informazioni ha una valenza politica, perché creiamo una profilazione fortissima di noi stessi, delle nostre preferenze, dei luoghi che visitiamo, delle amicizie che frequentiamo, offrendo dati personali che dicono molto di noi».
Il dizionario vuole, dunque, essere un’indagine sul mondo degli hacker dove internet viene visto come una piattaforma di conoscenza condivisa, in contrasto con il diritto d’autore e con l’ostracismo del copyright, prima di trasformarsi in un market place globale. «L’attitudine hacker alla resistenza è anche nella capacità etica di opporsi alla società del controllo, ha detto il professor Adalgiso Amendola, docente di Sociologia del diritto. La possibilità di vendere i dati diventa economicamente determinante. Non solo difesa della libertà, quindi. Oggi gli hacker sono chiamati a confrontarsi con una realtà complessa che richiede un salto di qualità».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio