Cronaca

Università: la Fesica Confsal chiede all’Ispettorato del Lavoro controlli per tutelate gli addetti ai servizi di pulizia e igiene del Campus

SALERNO. Dopo la proclamazione dello sciopero di 8 ore il prossimo 20 luglio, la Fesica Confsal continua la sua lotta a tutela dei dipendenti della “Gioma Facility Management srl”, ditta subentrata dallo scorso 1 luglio nell’espletamento dei servizi di pulizia e igiene all’interno del Campus dopo aver vinto la gara d’appalto con un ribasso del 40,62%. Proprio l’altro giorno, il sindacato ha presentato all’Ispettorato del Lavoro, un esposto per segnalare alcune irregolarità nelle procedure di assunzione dei lavoratori.

“In data 1 luglio – si legge nella denuncia – i lavoratori hanno sottoscritto contratti di lavoro ex novo con la “S.r.L. Gioma Facility Management, società risultata aggiudicatrice in via provvisoria dell’appalto pubblico indetto per i servizi di igiene e pulizia all’interno del Campus Universitario, così da garantire il normale proseguimento delle attività di pulizia. Al momento dell’assunzione, i lavoratori non hanno ricevuto né la copia del contratto di assunzione da loro sottoscritto né tantomeno la copia della comunicazione obbligatoria di assunzione (UNILAV)”.

“Per tale ragione – continua la nota di Arguto (nella foto in basso), inviata alla DTL territoriale – denuncio formalmente la ditta di cui sopra, in quanto al momento dell’assunzione non è stato consegnato ai lavoratori nessun documento riportante le generalità del datore di lavoro e del lavoratore, la durata delle ferie, la periodicità della retribuzione, il termine di preavviso per un eventuale licenziamento e la durata normale giornaliera o settimanale di lavoro. Per tali ragioni sono stati violati il D.Lgs. 152/1997, art. 1, la Legge n. 608/1996 e la Legge n. 133 del 2008”.

In virtù di quanto esposto, la Fesica Confsal ha richiesto l’intervento del Servizio Ispettivo presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Salerno, affinchè provveda a comminare tutte le sanzioni amministrative previste per legge. “Ritenuto – continua il sindacato – che si evidenzia una palese violazione dell’art.13 del capitolato di appalto, in quanto non vengono rispettate le norme previste dal Ccnl di settore in materia di cambio di appalto, secondo l’art. 20 dello stesso capitolato, la stazione appaltante, appunto la Fondazione Universitaria, può richiedere il recesso del contratto alla ditta appaltatrice”. Il sindacato ha anche attivato gli uffici legali per l’elaborazione di esposti da presentare alle competenti autorità giudiziarie, tra cui Anac, Corte dei Conti e Procura della Repubblica, al fine di verificare eventuali violazioni della normativa vigente in materia.

“La Fondazione – conclude il sindacato – non ci ha mai ascoltati quando abbiamo richiesto di effettuare una perizia per verificare le reali esigenze sui servizi di igiene e pulizia in un Campus che presenta una superficie di 187mila metri quadrati. Dal 2011 ci stiamo battendo per aumentare il numero di ore settimanali. Sinora siamo riusciti ad ottenere un passaggio da 20 a 22 ore settimanali. Ma ancora non basta.  Nel marzo 2014, inoltre, la Fesica Confsal ha ribadito la richiesta del tempo pieno, un obiettivo da raggiungere anche con un percorso graduale, dal riconoscimento contrattuale immediato delle 25 ore settimanali minime per tutti”.

Sono attesi ulteriori sviluppi della vicenda nei prossimi giorni.

agostino_arguto

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