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Università, sos scuole di specializzazione medicina. Parla la Cgil

SALERNO. La presenza di sole quattro scuole di specializzazione attivate per l’anno 2013-2014, come da riparto del Miur con la conseguente presenza pratica di soli otto posti a disposizione degli studenti di Medicina, sta comportando grave nocumento all’attività della Facoltà di Medicina di Salerno.

Gli studenti formati con notevole impegno intellettuale e finanziario dalla Facoltà di Salerno subito dopo la laurea sono costretti ad emigrare in altre sedi per poter accedere alle Scuola di Specializzazione con conseguente fuga di giovani già ampiamente formati e pronti a dare il proprio contributo culturale e lavorativo al mondo del lavoro.
Tutto ciò comporta un progressivo depauperamento della Facoltà che si vede privata delle persone che essa stessa ha formato, senza poter avere alcun ritorno da tale attività, nonché provoca una grave frustrazione negli studenti che si vedono costretti a lasciare la propria facoltà ed iniziare una penosa migrazione verso altre sedi, iniziando nuovi percorsi dopo che per anni hanno sostenuto tirocini ed esami con i propri professori.
I professori, vere eccellenze presenti attualmente in Facoltà, vedono il proprio lavoro vanificato in quanto dopo aver investito per anni nella formazione dei propri studenti sanno di doverli perdere a fine laurea senza poter completare tutto l’iter formativo degli stessi studenti.

Attualmente, a fronte di circa 54 corsi di Specializzazione, sono attivi nella Facoltà di Medicina di Salerno solo quattro corsi con otto posti disponibili a concorso (si tenga presente, ad esempio, che la Facoltà di Medicina di Napoli conta più di 400 posti di specializzazione per anno accademico ) numero, questo, assolutamente insufficiente se rapportato al numero di studenti laureati all’anno; peraltro non si comprende come nell’ambito della stessa regione possano coesistere tali differenze.

Inoltre la presenza di specializzandi in corsia permetterebbe un notevole salto di qualità nell’assistenza sanitaria fornita al territorio dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi, in quanto la presenza di giovani medici permetterebbe il rinnovo della classe medica e soprattutto la possibilità di colmare, almeno parzialmente, le carenze ataviche e oramai non più sostenibili dell’organico medico, oltre a fornire ai Professori la possibilità di completare le proprie ricerche nel campo scientifico.

Questo porterebbe finalmente ad un netto miglioramento dei servizi sanitari (ad esempio riduzione nelle liste di attesa per visite o interventi) forniti al territorio con la reale percezione da parte dei cittadini dell’importanza della presenza della Facoltà di Medicina a Salerno.

La Cgil promuoverà e proporrà la propria incondizionata adesione a tutte le azioni che possano portare alla attuazione ed al completamento definitivo dei corsi di Specializzazione della Facoltà di Medicina di Salerno, ritenendo non più sopportabile ulteriori ritardi in tale ambito.

In tale contesto ci si rivolge, in maniera assolutamente trasversale, nella consapevolezza che questi temi che riguardano il futuro non solo dei giovani ma dell’intero territorio salernitano non possano avere alcun colore o appartenenza politica, a tutti gli attori politici e istituzionali del territorio di Salerno e provincia per un coinvolgimento ed una condivisione più ampia possibile che possa arrivare ad ottenere azioni efficaci.

Si chiede quindi con forza che vengano trattati e risolti i seguenti punti:

– attivazione per il prossimo anno accademico di un numero di Scuole di Specializzazione congruo al numero degli studenti laureati;
– attivazione finalizzata di Scuole di specializzazione nelle specialità che possano avere il maggior impatto sulle richieste di salute del territorio;
– attivazione di un numero di borse di studio regionali da affiancare a quelle ministeriali in numero omogeneo a quello presente a livello regionale.

La scrivente organizzazione sindacale, per quanto in narrativa, resta al fianco degli studenti della Facoltà di Medicina di Salerno, condividendo pienamente la loro richiesta di diritto allo studio e lancia un forte appello al senso di responsabilità di tutti gli attori politici e istituzionali, ribadendo che a nessuno è consentito estraniarsi in caso di tematiche di tale rilievo e che riguardano il futuro dell’intera comunità.

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