Lavoro

Il valore della sicurezza sul lavoro al giorno d’oggi

Che cosa vuol dire parlare di sicurezza sul lavoro al giorno d’oggi? Quando si chiama in causa questo concetto, ci si riferisce a una condizione indispensabile per garantire a chi lavora una situazione in cui non vi sia il pericolo di incidenti

Che cosa vuol dire parlare di sicurezza sul lavoro al giorno d’oggi? Quando si chiama in causa questo concetto, ci si riferisce a una condizione indispensabile per garantire a chi lavora una situazione in cui non vi sia il pericolo di incidenti. È indispensabile, pertanto, dotare il luogo di lavoro di tutti quegli strumenti che permettono di offrire un livello di protezione elevato rispetto alla probabilità che si verifichino eventuali incidenti. Considerata sul piano giuridico, invece, la sicurezza sul lavoro è l’insieme di attività che garantiscono la protezione e la prevenzione: misure che devono essere adottate non solo dal datore di lavoro, ma anche dagli stessi lavoratori.

Un punto di riferimento nel settore: Sicurya

Un’azienda di riferimento in questo ambito è Sicurya, che pone la sicurezza sul lavoro al centro del proprio business. Si tratta di una società nata più di 10 anni fa con una evidente matrice ingegneristica, in grado di offrire un vasto assortimento di servizi che riguardano la sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri. Tante soluzioni nel settore dell’ingegneria, nel campo dei sistemi di gestione e in ambito ambientale testimoniano il forte impegno di Sicurya verso i più alti standard di qualità: un traguardo reso possibile dal ricorso a strumenti tecnologici avanzati e dalle competenze specialistiche di un team di professionisti.

La cultura della prevenzione

Per promuovere la sicurezza sul lavoro sarebbe indispensabile favorire la diffusione di una cultura della prevenzione. Di certo il suo sviluppo rappresenta, al giorno d’oggi, una scommessa molto stimolante ma al tempo stesso impegnativa, che non riguarda unicamente gli specifici interventi normativi e i vari adempimenti eventualmente correlati. Si tratta di una missione su più livelli, il cui principale obiettivo deve essere quello di valorizzare e mettere in risalto il capitale umano, da intendersi come risorsa più importante per un miglioramento costante della qualità della vita.

Come si promuove la sicurezza sul lavoro

L’educazione alla sicurezza e alla prevenzione deve essere promossa sia sul lavoro che negli ambienti di vita quotidiana. Non si tratta della mera trasmissione di competenze tecniche e di saperi disciplinari, e soprattutto non ci si può limitare a prevedere delle norme e a imporre delle regole. Quello che più conta, infatti, è dare vita a un processo di apprendimento costante che porti a uno sviluppo e a una maturazione delle competenze di carattere comunicativo e di natura cognitiva che caratterizzano la crescita di ogni individuo. È importante che le persone acquisiscano dei comportamenti responsabili e consapevoli, frutto di specifici habitus mentali, all’insegna del rispetto degli altri oltre che dell’ambiente.

Gli interventi formativi

Gli interventi formativi ed educativi in questo senso possono dimostrarsi efficaci unicamente nel caso in cui vengano rispettati dei requisiti ben precisi: per esempio la capacità motivazionale, grazie a cui gli individui possono essere convinti del percorso di formazione che intraprendono. Occorrono, poi, una elevata adeguatezza allo sviluppo dell’individuo in formazione, sia dal punto di vista fisico che a livello psicologico, e soprattutto una concretezza che può essere correlata al metodo del learning by doing, imparare facendo. Infine, non si può trascurare l’aderenza alle esigenze del contesto, della comunità e del singolo.

Quale approccio metodologico scegliere

Nel momento in cui si impostano degli interventi formativi ed educativi, è bene mettere in atto un approccio metodologico che deve tenere conto degli stili di apprendimento delle persone, in modo che le varie intelligenze possano essere valorizzate (soprattutto l’intelligenza emotiva). Può essere utile anche adoperare dispositivi proiettivi, che servono per esercitare la comprensione empatica. Inoltre, i discenti devono essere stimolati a mettere in atto strategie personalizzate.

L’integrità fisica e psicologica

Il valore che sta alla base della cultura della sicurezza e della prevenzione è l’integrità, sia fisica che psicologica: non solo quella personale, ma anche quella degli altri individui. È importante, al tempo stesso, imparare a rispettare l’ambiente e i beni collettivi. Ciò, come è evidente, porta anche a prevenire i comportamenti sociali più a rischio che si possono concretizzare nel periodo della preadolescenza e in quello dell’adolescenza. Essere in grado di governare i rischi vuol dire partire dalla consapevolezza che la prevenzione coinvolge allo stesso modo tutti i contesti di lavoro e tutti gli ambiti di vita. È a partire da tale presupposto che vanno articolati i percorsi didattici a cui si vuol fare riferimento, per consentire e promuovere stili di vita al riparo da potenziali rischi.

Competenze trasversali

Lo scopo è quello di garantire l’apprendimento di competenze trasversali rispetto alle discipline singole: conoscenze sostanziali che consentano di prendere parte al vivere civile e sociale con un approccio responsabile. Non bisogna mai dimenticare che il traguardo ultimo, per un sistema di formazione e istruzione, è quello di agevolare la valorizzazione e la crescita del soggetto, in modo che possa essere orientato verso i fondamentali principi della civile convivenza.

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