Cronaca

Vendita abusiva di corallo rosso, gli indagati: “Non sapevamo fosse illegale”

Vendita abusiva di corallo rosso tra le province di Salerno e Napoli: i militari della Capitaneria di porto di Salerno hanno arrestato 10 persone, che praticavano pesca abusiva le aree costiere di Punta Campanella, gli isolotti de Li Galli a Positano e lo Scoglio dell’Isca del Comune di Praiano fino a Conca dei Marini.

Si concluderanno questa mattina, con l’ultimo dei dieci indagati per inquinamento ambientale,pesca illegale e di commercializzazione non autorizzata, gli interrogatori dei «predoni» del corallo.

Corallo rosso venduto abusivamente

Il gip Gennaro Mastrangelo, riservandosi la decisione solo su due richieste di revoca dellamisura (obbligo di dimora) , ha già respinto tutte le altre. Gli indagati hanno tutti negato le accuse, eccetto un pescatore che ha ammesso di aver preso il corallo ma di non sapere che la società per la quale lavorava non aveva le autorizzazioni.

Di fatto, però la sua versione non reggerebbe dal momento che, prove alla mano, lo stesso pescatore avrebbe raccolto corallo nell’area protetta di Punta Campanella. Dichiarano di avere le autorizzazioni, invece, i responsabili della società dedita alla ricerca scientifica: uno dei due soci avrebbe lanciato velate accuse dichiarando che qualcuno non voleva che loro effettuassero l’attività. Anche in questa circostanza, però, carte alla mano, le autorizzazioni avrebbero avuto delle prescrizioni che non sarebbero state rispettate.


 


Per gli arrestati è stato emanato un provvedimento di obbligo di dimora.

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