Cronaca

Erba velenosa venduta al posto degli spinaci: 10 persone in ospedale, allerta anche nel Salernitano

Verdura velenosa in Campania: mandragora venduta anche a Salerno. Alcuni stock, infatti, sarebbero stati acquistati in provincia

Allarme anche in provincia di Salerno per il pericolo di diffusione della verdura velenosa che ha fatto finire dieci persone in ospedale Pozzuoli, in provincia di Napoli. L’allarme è scattato nelle scorse ore, quando dieci persone sono finite in ospedale con evidenti e chiari sintomi di intossicazione alimentare.


Dieci persone avvelenate da verdura nel Napoletano: tutta colpa della Mandragora | COME RICONOSCERLA


Verdura velenosa in Campania: allerta anche a Salerno

Gli investigatori hanno accertato che gli “stock” di prodotti agroalimentari nei quali sarebbe finita la mandragora responsabile dell’intossicazione di dieci persone con sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio e Avezzano, dunque anche in provincia di Salerno.

Uno dei dieci ricoverati è in prognosi riservata. Stando una prima ricostruzione, avrebbero ingerito della verdura velenosa, probabilmente della mandragora, credendo che si trattasse invece di spinaci o biete. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Pozzuoli, che sono intervenuti nell’ospedale del posto.

I ricoverati, quattro residenti a Monte di Procida ed una a Quarto, fanno parte di diversi nuclei familiari e la verdura sarebbe stata acquistata in diversi negozi dei due comuni flegrei. Dunque, non si esclude che i commercianti si siano riforniti dalla stessa persona, che potrebbe aver venduto loro la mandragora scambiandola per altro. Sulla vicenda sono in corso accertamenti col supporto dell’Asl.

La presenza della mandragora

La vicenda sarebbe legata alla presenza della mandragora tra la verdura acquistata ed ingerita dalle persone finite in ospedale. La pianta, velenosa, spesso viene confusa con biete e spinaci per il suo aspetto. La sintomatologia, secondo quanto finora ricostruito, sarebbe riconducibile alla “mandragora”. Sono in corso accertamenti della Asl competente e dei carabinieri.

La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola autunnale  Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole.

Secondo le credenze popolari, le mandragole nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte. La mandragola può essere ricondotta ad alcune usanze della stregoneria, nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose bambole di cera. È considerata una pianta magica anche dalla Wicca moderna, in particolare nei giorni di plenilunio.

Intervengono i carabinieri

La stessa Asl ha allertato i pronti soccorso del territorio per eventuali arrivi di altri intossicati. Suoi tecnici della prevenzione sono in giro con Nas e Carabinieri di Pozzuoli per eventuali ritiri di verdura a scopo precauzionale. Quella finora sequestrata è verdura sfusa, quindi per quella confezionata non ci sono stati problemi.

I Carabinieri stanno ritirando a scopo precauzionale da alcuni fruttivendoli e market alimentari di Pozzuoli e Quarto, in provincia di Napoli, alcune partite di verdura dopo il caso dell’intossicazione da mandragora. Al lavoro i Carabinieri della compagnia di Pozzuoli ed i Nas.

L’avviso del sindaco di Sarno

In merito è intervenuto Giuseppe Canfora, sindaco di Sarno: “Dalle notizie che ci giungono, pare che il lotto in questione possa essere stato distribuito anche nell’Agro nocerino-sarnese. Per tale motivo, invitiamo tutti i cittadini alla massima attenzione e ad evitare di consumare il prodotto segnalato in queste ore anche dalle forze dell’ordine. Sono in corso controlli e sequestri da parte dei Nas, nel salernitano e nel napoletano”.

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