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Verso il ballottaggio, il gioco delle coppie: le alleanze per la sfida finale

BATTIPAGLIA. Ugo Tozzi con Cecilia Francese, Enrico Lanaro con Gerardo Motta: sembrano essere queste le coppie che balleranno nell’arena del ballottaggio, il 19 giugno prossimo. Mercoledì sera si sono svolti due incontri che hanno aperto la strada ad alleanze che faranno inevitabilmente pendere la bilancia delle preferenze da un lato o da un altro. È un nodo cruciale quello delle coalizioni, sia per i due sfidanti al ballottaggio e sia chi si è fermato al primo turno elettorale. Che, incuneandosi nei meccanismi giusti, potrebbe vedersi riconosciuto un posto di rilievo nella futura maggioranza e nella gestione della macchina amministrativa. È chiaro che sia Tozzi, con i suoi 5.903 voti come candidato sindaco e 5.836 di lista, sia Lanaro (4.813 voti personali e 4.526 di liste) appartengono a quella fascia immediatamente vicina ai contendenti del 19 giugno che può determinare il risultato finale.

La scelta di Tozzi

Per ragioni politiche e personali, nonché per un tacito accordo già stipulato verbalmente nel corso della campagna elettorale, Tozzi non potrà fare altro che affiancare la Francese. Con la nuova ripartizione dei seggi in consiglio comunale (quindici alla maggioranza e nove all’opposizione), a Tozzi spetterebbero tre consiglieri di minoranza nel caso di vittoria di Motta (un seggio allo stesso ex candidato sindaco e gli altri due per Angelo Cappelli e Francesca Napoli). Con la vittoria della Francese, invece, Tozzi avrebbe un posto in meno, ossia quello di Napoli, a vantaggio di Pietro Cerullo in maggioranza. Nonostante tale distribuzione dei seggi, Tozzi sarà al fianco della Francese. Per l’ex candidato sindaco potrebbe profilarsi anche un incarico di governo, in modo da compensare il posto in meno in consiglio con l’ingresso di Marco Montillo in assise al posto dello stesso Tozzi. Tale alleanza, in caso di vittoria della Francese, porterebbe il gruppo di maggioranza da quindici a diciassette consiglieri, comprendendo i due seggi delle liste di Tozzi.

L’opzione Lanaro

Nel gruppo di Lanaro, invece, c’è una certa diffidenza a stringere un’alleanza vera con Motta. Il veterinario ha tutta l’intenzione di mettere il cappello al candidato per il ballottaggio, al punto da incontrarlo mercoledì sera per pianificare le strategie politiche da porre in essere fino al 19 giugno. Tuttavia, sia i responsabili delle liste civiche di Lanaro sia quella parte del Pd che ha preferito non sostenere Motta già al primo turno non sembrano convinti di un appoggio a Motta. Se il Pd che è rimasto al fianco di Lanaro non vuole ritrovarsi accanto ai dissidenti Dem che sono con Motta già da mesi, le liste civiche richiamano alla mente la decisione di Lanaro di estromettere dalla coalizione, un paio di mesi fa, il gruppo dell’ex sindaco Alfredo Liguori. Un gruppo che ha portato a Motta centinaia di voti al primo turno e che, se fosse rimasto dall’inizio accanto a Lanaro, avrebbe potuto determinare un ballottaggio diverso. Una simile alleanza riporterebbe i consiglieri che politicamente fanno riferimento a Liguori al fianco degli ex alleati, scatenando una lotta intestina alle civiche di Lanaro tra chi non è d’accordo sul ripristinare i patti di un tempo e chi intravede ancora delle possibilità politiche.

Inverso in campo

Anche Vincenzo Inverso sembra orientato verso un appoggio a Motta. Con la ripartizione dei seggi tra 14 consiglieri di maggioranza e dieci d’opposizione, Inverso avrebbe ottenuto almeno un seggio in assise. Che gli sarà sottratto con la nuova suddivisone tra quindici e nove, a vantaggio – con la vittoria di Motta – di Dino D’Orsi. Tuttavia, Inverso sembra intenzionato, in caso di vittoria di Motta, a proporre un ricorso per cercare di entrare in assise. Inverso è stato chiaro nel dire che «per il momento, il problema non si pone. Se e quando sarà, vedremo cosa fare. A prescindere da qualsiasi interpretazione giuridica, resta immutato Il mio impegno politico con qualsiasi ruolo e a qualsiasi livello di partecipazione». Se Riccardo Maria Cersosimo e Guglielmo Marchetta resteranno a guardare, Pietro Ciotti potrebbe decidere di sostenere uno dei contendenti al ballottaggio. Tra Francese e Motta, pare più probabile un accordo con il secondo.

 

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