Cronaca

Vertenza rifiuti Baronissi: lavoratori senza stipendi. Parla la Fiadel

Vertenza rifiuti a Baronissi: i lavoratori sono rimasti senza stipendi dal mese di luglio. Sul caso è intervenuto Angelo Rispoli, segretario Fiadel.

Bonifici sbloccati solo oggi: la furia della Fiadel

A Baronissi tiene ancora banco la vertenza rifiuti. A quanto pare i lavoratori del cantiere della Valle dell’Irno, dove si gestisce il servizio di igiene urbana per conto della Am Tecnology, sono senza stipendio dal mese di luglio.

Nella giornata di lunedì, c’è stato un vertice presso la Prefettura di Salerno per cercare una soluzione al problema, ma quanto pare nulla sembra essere stato sbloccato. Solo nella giornata di ieri sarebbero stati predisposti i bonifici per 25 operai.

In merito al caso è intervenuta la Fiadel: «Apprendiamo che la situazione sarebbe in procinto di sbloccarsi – dichiara Angelo Rispoli, segretario Fiadel – Tuttavia il problema resta. Non è pensabile che gli stessi inconvenienti si ripetano, e che ogni mese ci si ritrovi punto e a capo. La ditta deve farci sapere quali sono le sue intenzioni, ovvero se è in grado di mantenere gli impegni presi con gli operatori, che non possono sostenere a lungo questi disagi».

Intanto, presso il Comune di Baronissi, è stato convocato per lunedì mattina, alle 9.30, un tavolo con sindacati, lavoratori e azienda. «Diamo atto al sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante, e all’assessore Alfonso Farina dell’impegno profuso –aggiunge Rispoli – Un ringraziamento anche al viceprefetto Vincenzo Amendola per la disponibilità». Poi la stoccata in merito alle assunzioni di operai dai consorzi, in particolare relativamente alla situazione del Corisa2:

«Continuiamo ad assistere a palesi violazioni della legge regionale sulla tutela occupazionale, in quanto ogni mattina vengono impiegati nel settore rifiuti diversi lavoratori interinali, precari e sottopagati, non solo a Baronissi, ma anche ad esempio nel cantiere Sarim di Pontecagnano. Il tutto a scapito dei lavoratori storici in lista di mobilità. Spieghino il motivo o in alternativa, se non diciamo il vero, ci querelino».

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