Cronaca

Vesuvio, studiosi lanciano l’allarme: “potrebbe tornare ad eruttare”

I vulcanologi italiani, Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo lanciano l’allarme: il Vesuvio potrebbe tornare ad eruttare.

Ad una profondità di circa 10 chilometri c’è una sacca magmatica che, secondo i due studiosi, potrebbe risalire in superficie e provocare l’eruzione.

Infatti, nell’area in cui si trova la caldera (dove è situata la sacca incandescente), tra il Vesuvio e i Campi Flegrei, tra il 200 e il 2012 il suolo si sarebbe innalzato di circa 30 centimetri. Inoltre, come riporta Leggo, quell’area è stata interessata da micro terremoti, nuovi fumaroli e molteplici casi di bradisismo flegreo, un fenomeno vulcanico che consiste proprio in un periodico abbassamento e innalzamento del livello del suolo.

In quella zona, altamente a rischio, vivono circa 3 milioni di persone che da anni denunciano la mancanza di un piano di emergenza in caso di eruzione.

Il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli, del partito Davvero Verdi, ha dichiarato: «Nonostante gli allarmi lanciati da studiosi e scienziati di tutto il mondo i vertici della Protezione Civile Nazionale guidati prima da Bertolaso e poi da Gabrielli non hanno realizzato o aggiornato i piani di evacuazione».

«Il piano del Vesuvio non è stato mai aggiornato in modo concreto informando le popolazioni locali. Quello dei Campi Flegrei non esiste per non parlare di quello di Ischia mai neanche ipotizzato. Invece il Ministero dell’Ambiente vorrebbe autorizzate trivellazioni per realizzare impianti geotermici in zone come i Campi Flegrei ad altissima densità abitativa o mete turistiche – spiega Borrelli – Con la Regione Campania ci faremo promotori di un new deal affinché i piani vengano realizzati – e aggiunge – Nelle more è impensabile trivellare o fare esperimenti pericolosi nelle caldere dei vulcani».

Fonte: Leggo

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