Cronaca

Vigile picchiato a Battipaglia, scuse accettate a metà: “Non ci sono ragioni che possono giustificare questo violento atto”

Vigile picchiato a Battipaglia, il Comandante replica alla lettera di scuse: "Non ci sono ragioni che possono motivare questo atto violento"

Arriva la replica dopo le scuse dell’uomo che ha picchiato un vigile Battipaglia. Nella giornata di ieri, martedì 20 aprile, M.C. ha infatti inoltrato una lettera indirizzata all’agente di Polizia Municipale aggredito lo scorso 17 aprile chiedendo scusa per il gesto commesso: “Dire adesso che sono un bravo uomo, un buon padre di famiglia, un buon marito è troppo tardi. Quel gesto, ormai, l’ho compiuto e purtroppo neanche io so darmi una spiegazione” ha scritto.

Vigile picchiato a Battipaglia, la risposta alle scuse

Il Comandante replica così alla lettera di scuse da parte dell’aggressore del Funzionario di Polizia Locale: “Pur prendendo atto della lettera di scusa, inviata prontamente all’aggredito, come Responsabile del Comando, ritengo che non ci sono ragioni che possono giustificare questo violento atto”. Insomma, una netta presa di posizione da parte del comandante Gerardo Iuliano.

Vigile aggredito a Battipaglia, la lettera di scuse

“L’intera città di Battipaglia e le sue Istituzioni sono ferite a causa di questi episodi che non dovrebbero mai accadere. Le mie scuse vanno prima di tutto al Maggiore che ha subito la mia aggressione, a tutto il Comando della Polizia Municipale, ma mi sento in dovere di chiedere scusa anche al Sindaco e alla cittadinanza tutta per aver mortificato la loro sensibilità” si legge nella missiva.

“Spero che un giorno possiate perdonarmi, ho sbagliato e di questo io stesso trovo difficoltà a perdonarmi ed anche se trovo giusto essere giudicato vi prego solo di non definirmi un mostro, perché non lo sono, in questo periodo ho dovuto subire un ingiusto licenziamento a causa di problemi di salute e come tanti sanno ho anche problemi familiare seri, con questo non voglio assolutamente giustificare il mio gesto oppure esimermi da pagare per quello che ho fatto”.

Le conclusioni

“L’unica cosa che mi rincuora è sapere che il Maggiore da me aggredito stia bene fisicamente e spero che lo sia anche psicologicamente. Come dicevo – conclude – sono pronto a pagare per quello che ho fatto e disponibile a far fronte ad eventuali danni che con il mio comportamento ho causato”.


LA RISPOSTA


 

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