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Vincenzo Inverso scioglie le riserve: «Nessun appoggio»

BATTIPAGLIA. Vincenzo Inverso o ha perso ogni speranza di un posto in consiglio comunale con la nuova ripartizione tra 15 consiglieri di maggioranza e 9 d’opposizione. Eppure il risultato elettorale (1.452 voti, il 4,79%) lo metteva tra i più ambiti delle opposte coalizioni per un’intesa in vista dello spareggio finale. «Le idee valgono per quello che costano, non per quello che rendono – afferma Inverso – A Battipaglia il progetto #perunnuovoinizio non cambia di un millimetro, resta l’unico spazio nel quale continuare a costruire nuova e buona politica». Mentre si attendono ancora eventuali prese di posizione di Guglielmo Marchetta (Noi con Salvini), Inverso resta l’unico candidato sindaco, come Pietro Ciotti, che sceglie di non partecipare attivamente al ballottaggio.

Bordate di Ciotti contro il Pd

Lo stesso Ciotti, intanto, approfitta delle ultime rivelazioni sul Pd per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In particolare, dopo le affermazioni di Vito Lucia, candidato consigliere al fianco di Enrico Lanaro, che aveva accusato Mimmo Volpe di aver finto un sostegno al Pd per far votare, in realtà, Motta. «I veleni di questi giorni dentro il centrosinistra, le transumanze che si stanno confermando, ma che erano già ben avviate e rodate dall’ottobre dello scorso anno – dice – sono l’epilogo di una elezione che ha affermato e confermato la presenza e la resistenza del vecchio schema politico-elettorale, che si è affermato e consolidato in città, per oltre 20 anni. Nulla è cambiato nelle genesi delle cose, nulla cambierà nel prossimo futuro, se le premesse sono quelle sotto gli occhi di tutti i battipagliesi». «Il Pd era presente solo col suo simbolo a queste elezioni, ma con testa, cuore e matita altrove – afferma – noi denunciammo una transumanza in corso, facendo appello al ritorno delle anime del partito disperse in altri luoghi, anche presso il civico diventato candidato del centrosinistra (Lanaro). Siamo stati tacciati di antico, di conservatori degli steccati ideologici».

Il comizio di Motta

Potrà rispondere anche a tali accuse Gerardo Motta, questa sera dal palco di piazza della Repubblica. Il candidato sindaco terrà un comizio, alle 20.30, in cui dovrebbe tornare sul tema dell’appoggio “celato” di molti esponenti del Pd alla sua causa elettorale (Motta ha anche chiesto un incontro ufficiale coi vertici Dem). Difficile, stando alle ultime indiscrezioni, che Motta possa svelare la squadra di governo che sarà al suo fianco in caso di vittoria al ballottaggio. I nomi che circolano sono diversi e di certo Motta pescherà tra i suoi alleati. In lizza, secondo indiscrezioni, ci sono Alfredo Liguori, Giuseppe Manzi, Pino Corvo, Valerio Calabrese.

Le mosse della Francese

Sul fronte opposto, Cecilia Francese ha tenuto diverse riunioni con l’alleato Ugo Tozzi per stabilire insieme la squadra di governo. In caso di vittoria al ballottaggio della Francese, Tozzi dovrebbe essere vicesindaco e ottenere tre posti in giunta. Torna a farsi sentire Paolo Rocca Comite Mascambruno, aspirante candidato sindaco fino a pochi giorni dalla presentazione delle liste, quando preferì abbandonare. Ora ha chiesto a Motta e Francese un accordo.

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