Cronaca

Violenta scossa di terremoto nel centro Italia: morti e feriti

Una scossa di 6 gradi della scala Richter ha distrutto in pochi secondi gran parte dei paesi di Amatrice, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto creando ingenti danni a persone e cose nel resto dell’epicentro localizzato al confine tra Lazio, Marche e Abruzzo. Si scava a mano tra le macerie cercando di estrarre persone ancora in vita, ma i soccorsi sono particolarmente disagevoli a causa delle strade rese impraticabili dal sisma stesso. Ancora provvisorio il numero delle vittime.

L’Italia non è nuova ad eventi di questo genere, secondo tra i rischi segnalati dalla Protezione Civile dopo quello alluvioni, ed i cui scenari lasciano memorie incancellabili che partono dal terremoto dell’Irpinia di 36 anni fa per arrivare ai più recenti e non meno devastanti de L’Aquila, di San Giuliano di Puglia, dell’Emilia e ci si ritrova davanti a scenari ben conosciuti.

Come l’imprevedibilità dei terremoti è la maggiore causa di sgomento, così prevedibilissime saranno alcune delle conseguenze per i sopravvissuti che sono a rischio sciacallaggio delle proprie case, a rischio curiosi dell’ ultim’ora che ingolferanno le strade magari per accaparrarsi macabri scatti in loco e soprattutto si temono le scosse di assestamento che potrebbero causare altri ingenti danni ad edifici già pericolanti.

Intanto oltre alla Protezione Civile (800840840) si attivano gli italiani, e non solo, con aiuti negli scavi a mano, donazioni del sangue in particolare presso l’ospedale de Lellis di Rieti e l’attivazione di pagine Facebook sul modello “Safety Ceck” utilizzato per la strage di Nizza per ricevere notizie di parenti e amici.

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