Cronaca

Violentata davanti al figlio, il racconto di una donna ai giudici

Violentata davanti al figlio, il racconto di una donna ai giudici. Ha raccontato con dovizia di particolari ogni dettaglio delle violenze subite dall’ex compagno ora rinchiuso nel carcere di Fuorni. Lo stesso che, soltanto qualche giorno prima, aveva respinto tutti gli addebiti.

Violentata davanti al figlio, il racconto di una donna ai giudici

La donna vive attualmente con il figlioletto in una casa famiglia in una comunità protetta lontano dal centro dove sono accadute le violenze. A denunciare l’uomo era stata proprio la compagna, una 24enne che ha raccontato le continue vessazioni, sia di natura fisica che psicologica, alle quali l’uomo l’aveva sottoposta negli ultimi anni.

Oltre alle botte il compagno l’avrebbe costretta ad avere rapporti intimi anche davanti al figlioletto di poco più di tre anni con il proposito – secondo il racconto della donna riportato da Il Mattino oggi in edicola – di mostrare al piccolo in che modo si dovesse compiere un atto sessuale.

La donna albanese viveva a Battipaglia

La donna albanese di 24 anni era costretta a soddisfare le pretese sessuali del compagno, un connazionale di 39 anni, indagato per maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale aggravata continuata e corruzione di minorenne. Ieri, con tutte le precauzioni del caso, si è tenuto l’incidente probatorio dinanzi al gip Pietro Indinnimeo.

L’arresto

L’arresto dello straniero fu eseguito a luglio dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretta dal maggiore Erich Fasolino. La brutta vicenda familiare, infatti fu scoperta proprio dai militari dell’Arma che raccolsero la denuncia della donna, arrivata al culmine dell’ennesimo atto di violenza. Ai carabinieri la giovane raccontò i dettagli di quella convivenza da incubo in un alloggio al centro di Battipaglia. Racconti torbidi che la vittima ha ribadito ieri davanti al giudice del tribunale di Salerno. “Tu sei mia, senza se e senza ma”: questo, in sintesi, il credo dell’uomo, indagato dalla Procura di Salerno: esercitava sulla compagna una continua sopraffazione.

L’albanese ha abusato della compagna, l’ha offesa e umiliata, ha scritto il gip nell’ordinanza di arresto. E lei ha confermato che i maltrattamenti andavano avanti da quattro anni, da quando era nato il piccolo divenuto spettatore, suo malgrado, delle performance sessuali del padre. Delle accuse infamati che gli vengono contestate, il compagno violento si è sempre difeso, sostenendo – come fece durante l’interrogatorio di garanzia – di avere un rapporto affettuoso col bambino.

Gli atti ora sono a disposizione della Procura che dovrà completare la fase delle indagini preliminari e poi decidere sull’eventuale rinvio a giudizio.

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