Cronaca

Il virus informatico WannaCry colpisce la provincia di Salerno

Il virus informatico WannaCry colpisce la provincia di Salerno.

Il potente malware ha attaccato un’azienda che rivende materiale elettrico nella Valle dell’Irno. Lasciati accesi nel corso della notte, gli otto computer dell’azienda in provincia di Salerno sono stati assaltati dagli hacker nonostante fosse attivo un antivirus a pagamento che continuava a mostrare sugli schermi la scritta: “il pc è protetto”.

E intanto, il WannaCry, che è un ransomware (letteralmente riscatto della merce), in pochi istanti, è riuscito a criptare i documenti contenuti sui pc aziendali, modificando l’estensione dei file (il suffisso collocato alla fine dei nomi dei documenti, come ad esempio .doc per i file Word) con la dicitura .wcry.

Risultato: impossibile riavviare i computer perché infettati, file bloccati e documenti inaccessibili. E, come se non bastasse, una richiesta di riscatto di 300 dollari per pc, che per otto fanno 2.400, da pagare in Bitcoin, la criptovaluta generata in rete che non transita sui conti correnti bancari né postali e senza un equivalente in banconote. Non è altro che pura valuta digitale, e come tale è molto richiesta dai cybercriminali.

I tre titolari dell’impresa commerciale, disperati per il rischio di perdere l’intero archivio elettronico custodito nei pc, composto da articoli e vendite del negozio, da fatture dei fornitori e dalla contabilità analitica, si sono rivolti al proprio esperto di sicurezza informatica che, fortunatamente, aveva eseguito le copie dei file in un backup. Grazie a questo accorgimento è stato possibile non assecondare le richieste estorsive degli hacker e non dover dire addio ai contenuti degli hard disk.


Fonte: ilmattino

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