Vittima dello sbarco “dimenticata”: celebrati, a 22 mesi dalla morte, i funerali di Federica

SALERNO. È stato celebrato ieri il suo funerale, a 22 mesi dalla morte. Federica, così è stata battezzata nel giorno liturgico della memoria di san Federico, Vescovo di Utrecht nel IX secolo e autentico servitore del Vangelo davanti ai responsabili della vita pubblica e davanti al popolo, era vista solo come un numero, descritta con una fredda targhetta quale “Marittima”.

Nessuno ha riconosciuto il suo corpo: di lei, si sapeva solo che era vittima dello sbarco navale Siem Pilot del 5 ottobre 2016.

Così, su iniziativa di Don Marco Russo, presidente della Caritas diocesana di Salerno, ieri, finalmente, la donna morta in mare ha ricevuto un nome ed una degna sepoltura. Attimi di commozione.

La lettera di Don Marco Russo

Ciao Federica,

così ti ho voluto battezzare, col nome di Federico di Utrecht, apostolo d’Olanda, «scomodo» per i potenti. Come te oggi, scomoda per ogni coscienza in un mondo…



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