Politica

Voto di scambio, da Agropoli una proposta di legge

AGROPOLI. Stilata e inviata alla senatrice Felicia Gaudiano la relazione sulla proposta di legge contro la clientela scientifica. A redigerla e proporla è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ad Agropoli, Consolato Natalino Caccamo.

La relazione di Consolato Natalino Caccamo

Nella relazione in primis sono individuate le criticità dell’attuale sistema politico: “In Italia il sistema tradizionalmente si basa su metodi di acquisizione di voto di scambio su base clientelare. Ciò si acutizza a livello locale dove il legame eletto-elettore è spesso tenuto su una base di legami e conoscenza personale, che spesso si tramutano con delle richieste/offerte di servizi, favori e prestazioni di comodo, in cambio di una dote elettorale in termini di voti riconoscibili. Tali voti sono riconoscibili e dunque tracciabili, per le seguenti criticità: numero basso di schede scrutinate per singola sezione elettorale che fa riferimento a località e uno stradario ben identificato da cui si possono desumere facilmente i votanti afferenti. La scelta degli scrutatori è fatta a livello locale, e ciò comporta spesso una conoscenza diretta dei candidati o loro referenti a cui talvolta si trasmettono o si lasciano intuire informazioni sensibili quali ad esempio se l’elettore abbia votato o meno, in tal ultimo caso incentivando i candidati a sensibilizzare se non stimolare voti dell’ultima ora; nomina dei presidenti di seggio poco trasparente fra cittadini residenti a livello locale, spesso su segnalazioni o pressioni da parte dei rappresentanti dei soggetti politici.
I luoghi di voto, quali gli edifici scolastici, non sono luoghi istituzionali deputati ad hoc, dando un senso di approssimazione, mancata tutela della privacy e minor controllo delle operazioni di voto e scrutinio. I voti dei rappresentanti di lista possono duplicarsi presso il loro seggio di appartenenza e il seggio a loro assegnato per svolgere la loro specifica mansione; tramite le preferenze, ed in particolare con l’introduzione della doppia preferenza di genere, è facilissimo risalire a quanti e chi abbia dato un voto “segnato” al candidato indicato. Le personalità di particolare sensibilità sociale sono marcatamente influenzatori della assegnazione del voto per riconoscenza o riverenza personale. Si fa l’esempio a titolo esemplificativo non esaustivo di medici (in particolare afferenti a strutture sanitarie pubbliche), magistrati, sacerdoti o ministri di culti religiosi, operatori delle forze dell’ordine, agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, amministratori di grandi imprese”.

La proposta

Alla luce delle criticità apportate, Caccamo propone modifica o introduzione normativa che ne preveda la risoluzione e/o la mitigazione.

“Si propone ad esempio una numero minimo di 1000 schede per urna, che il seggio elettorale sia scelto in via anonima e non predeterminata in base alla residenza, che gli scrutatori siano scelti sulla base dei disoccupati residenti sull’intera provincia da parte delle prefetture, che i presidenti e segretari di seggio siano scelti all’interno di un apposito “Albo” dei funzionari pubblici all’uopo formati con specifici corsi di addestramento, che i luoghi di voto siano delle strutture diverse dalle aule scolastiche (municipi, caserme, impianti sportivi chiusi, etc.), che i rappresentanti di lista siano cancellati dalla lista dei votanti della loro sezione di residenza, che le preferenze dei candidati consiglieri, siano staccate dalla scheda di voto al candidato sindaco (rendendo evidente e palese, la possibilità di voto disgiunto), che si stili un elenco delle professioni e personalità incandidabili per elevata sensibilità sociale a livello locale”.

Il portavoce afferma infine: ” Non è un caso che l’iniziativa parta da me, da Agropoli. Abbiamo solo fatto di necessità, virtù”.

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