“W il Duce!”, ad Agropoli slogan fascisti sulla facciata di un edificio in pieno centro

6 Febbraio 2017

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AGROPOLI. “W il Re“, “Credere, obbedire, combattere“, “Ardire non ordire” e l’immancabile “W il Duce” sono frasi ed inviti tradizionali del Fascismo, alcuni dei quali di dannunziana memoria.

Erano ovunque durante il periodo fascista: sui muri dei palazzi, stampati su vessilli e bandiere, sui manifesti. Slogan che servivano a riunire, volontariamente o meno, il popolo italiano sotto una sola bandiera. Quella del fascismo, appunto.

Furono strumenti di propaganda, ma anche di semplice retorica, capaci di sintetizzare al massimo il pensiero fascista e di ispirare modelli di comportamento.

Tali motti furono scritti sulle facciate delle abitazioni per iniziativa di Achille Starace, per anni segretario del Partito Nazionale Fascista.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la caduta del fascismo, motti, slogan, simboli e idoli vari del regime furono cancellati o distrutti. In alcuni paesi, tuttavia, è ancora possibile trovarli sui muri di alcune case, ormai sbiaditi.

Ad Agropoli, queste scritte si trovano in pieno centro, sulla facciata di un palazzo sull’isola pedonale di corso Garibaldi. Le scritte sono ben visibili, ma nessuno finora si è preoccupato di cancellarle o coprirle, come accaduto sulla facciata di un altro edificio, sempre su corso Garibaldi, a poca distanza da questo.