Economia

WhatsApp: cos'รจ la crittografia end-to-end

Il 5 aprile, WhatsApp ha cominciato ad utilizzare la crittografia end-to-end per proteggere i messaggi di chat dei suoi iscritti. Bello, e cosa vuol dire? Il concetto alla base del famoso programma di messaggistica รจ che se io invio un testo ad un mio amico, a leggerlo possiamo essere solo in due: io e lui. La pratica รจ perรฒ ben diversa, perchรฉย la NSA si รจ dimostrata in grado di spiare le conversazioni sulle principali piattaforme (web e mobili), incontrando una certa difficoltร  solo a tracciare i movimenti dei navigatori che si affidano al browser Tor. Per questo anche il team dellโ€™app per iPhone, Android e gli altri dispositivi mobili, ha pensato bene di rafforzare le proprie misure di sicurezza.

whatsapp end-to-end

End-to-che?

La crittografia end-to-end (e2e tra gli esperti) รจ una tecnica che permette la lettura in chiaro di un messaggio solo al mittente e al destinatario. Chiunque si intrometta nel percorso seguito dal contenuto (sia esso un testo, una foto o un video) puรฒ prelevare lโ€™elemento scambiato ma senza avere la chiave di lettura,ย ottenendo dunque una serie di codici incomprensibili. Semplificando la questione, รจ come se a possedere la chiave di traduzione fossero solo chi invia il messaggio e lโ€™utente che lo riceve. Le cose sono ovviamente piรน complesse, visto che la suddetta chiave รจ fatta di elementi diversi, conservati sia sul dispositivo in uso che condivisi in tempo reale tramite internet (tutto in automatico dalle app che sfruttano lโ€™e2e).

รˆ stata la stessa WhatsApp a spiegarlo con unย post sul proprio blog ufficiale: โ€œLโ€™idea รจ semplice, quando mandi un messaggio, lโ€™unica persona che puรฒ leggerlo รจ quella (singola o di gruppo) a cui lo hai indirizzato.ย Nessun altro puรฒ intercettarlo, nรฉ cybercriminali nรฉ hacker o regimi autoritari, nemmeno noi. La crittografia end-to-end ci aiuta a rendere le comunicazioni su WhatsApp private, come se si svolgessero faccia a facciaโ€.

Si tratta di una mossa importante in tempi in cui piรน di un miliardo di persone usa WhatsApp per tenersi in contatto con amici, famigliari e colleghi di lavoro. La sensazione che ognuno di loro sia oggi piรน al sicuro nei confronti di spie indipendenti e governative รจ forte. โ€œSappiamo che รจ importante collaborare con le forze di polizia per supportare la sicurezza, almeno quanto lo รจ rafforzare misure deboli di protezione, riducendo al minimo il rischio che le informazioni personali di tante persone finiscano nelle mani sbagliateโ€.

Ma lo smartphone non รจ al sicuro

Dunque? Tutto risolto?ย WhatsApp รจ concretamente il servizio di chat piรน sicuro al mondo?ย Non proprio. โ€œIl problema di basare la sicurezza e la privacy di unโ€™app per lo smartphone sulla crittografia end-to-end รจ che lo stesso dispositivo mobile non รจ, di per sรฉ, protetto o privo di falle โ€“ ci diceย Andrea Zapparoli Manzoni, esperto di cybersecurityย โ€“ cosa vieta ad un hacker di entrare sullo smartphone tramite un malware e fare uno screenshot dello schermo mentre viene visualizzata una finestra di chat di WhatsApp? Tecniche difensive che sfruttano laย security through obscurityย (sicurezza tramite lโ€™occultamento)ย non possono essere di certo considerate come vera sicurezza. Inoltre unโ€™applicazione come WhatsApp che richiede ancora, dopo tutto quello che รจ successo con Snowden, lโ€™accesso alla rubrica, il calendario, la posizione, gli sms, la cronologia delle chiamate, la fotocamera, il microfono, le informazioni sul Wi-Fi e tanto altro, si puรฒ davvero considerare sicura?โ€

Il punto รจ: basta mettere il lucchetto ad uno degli elementi cardine del panorama mobile attuale per assicurare le persone che si collegano da ogni parte del mondo? Evidentemente no. Il dubbio รจ che la crittografia introdotta ieri da WhastAppย sia per lo piรน una mossa di marketingย e non tanto un forte strumento difensivo per contrastare gli spioni. La sensazione รจ che la migliore soluzione resti quella di lavorare a stretto braccio con chi produce praticamente uno smartphone, sia nelle parti hardware che software: Apple, Google, i vari Samsung, LG, Sony, HTC e cosรฌ via, per sviluppare sul serio un ecosistema in grado di compattarsi alle prime avvisaglie di intrusione.

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