Politica

Zara attacca Di Cunzolo: «Vuole le Pisano a Battipaglia»

BATTIPAGLIA. Questa mattina, alle ore 11, Carlo Zara, in qualità di presidente dell’associazione Battipaglia Nostra, ha tenuto una conferenza stampa presso il Wood Bar di Battipaglia dove ha annunciato di aver diffidato «il Sindaco, la Giunta, i Consiglieri Comunali tutti, la Segretaria Generale, i Dirigenti e Funzionari tutti dal consentire ingerenze, condizionamenti ed imposizioni da parte di estranei alla pubblica amministrazione, nelle decisione e nelle espressioni di voto degli organi, che non siano il frutto di scelte politiche programmatiche, ma di controllo da parte di terzi dell’azione amministrativa» invitando gli organi dell’Ente Comunale a «far prevalere gli interessi collettivi rispetto a quelle situazioni che possano concretizzarsi in un vantaggio personale, anche di natura non patrimoniale e che pregiudicano l’esercizio imparziale delle funzioni loro attribuite».

Zara ha precisato che, a differenza di quanto diffuso a mezzo stampa in questi giorni, la sua azione non è contro l’Amministrazione e non ci sono atti amministrativi da contestare. Inoltre, il presidente dell’associazione Battipaglia Nostra, ha reso noto che in giornata presenterà un esposto alla Procura della Repubblica. Al centro dell’esposto, la figura dell’architetto Bruno Di Cunzolo, cugino della sindaca Cecilia Francese, e coordinatore politico della maggioranza. Secondo Zara, la sua è una figura «autarchica e di “Sindaco Ombra”». «Tanto è pregnante la presenza del Di Cunzolo – si legge nella diffida – da pensare che esiste una chat privata su whatsapp (nella quale sono presenti tutti i Consiglieri della Sindaca e la Sindaca stessa) attraverso la quale l’architetto Brunello Di Cunzolo, come un direttore d’orchestra, contestualmente alla riunione assembleare, impartisce ai consigliere comunali veri e propri diktat sul come orientare il proprio voto in fase di deliberazione, per l’intera durata del consiglio comunale».

Una netta presa di posizione da parte di Zara che continua: «Tale ingerenza risulta ancor più grave se si pensa al ruolo parentale che l’architetto ha con la sindaca (sono cugini, ndr) che ne subisce il condizionamento; al fatto che Di Cunzolo è imputato in procedimenti penali anche in concorso con dipendenti comunali, afferenti l’attività professionale che lo stesso svolge, e che lo vedono avere un chiaro interesse nell’ambito di alcuni settori specifici della pubblica amministrazione e dell’Ente Comunale, con il rischio di sedimentare un tessuto di relazioni con i pubblici uffici su cui possa fare leva, anche nello svolgimento della sua attività o per la eventuale insabbiatura delle sue responsabilità (una su tutte la famosa vicenda Slam, in Santa Lucia a Battipaglia che lo vede imputato per lottizzazione abusiva)».

Infine, il presidente di Battipaglia Nostra ha lasciato chiaramente intendere che la vicenda delle Fonderie Pisano vedrebbe protagonista Brunello Di Cunzolo responsabile, a detta di Zara, «di aver barattato l’ingresso in Area di Crisi con la venuta delle Fonderie a Battipaglia» poiché nella sopracitata chat di whatsapp, l’architetto avrebbe minacciato le dimissioni se avessero rimandato la votazione circa la delibera sulla zona ASI (Area Sviluppo Industriale).

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

LE COPIE DELL’ESPOSTO PRESENTATO DA CARLO ZARA

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