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La colatura di alici verso il riconoscimento della denominazione di origine protetta

La colatura di alici di Cetara potrebbe diventare un prodotto Dop. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea (GUUE) di oggi 22 giugno 2020 (C208) la domanda di registrazione della denominazione “COLATURA DI ALICI DI CETARA DOP”, ai sensi del Regolamento comunitario CE n. 1151/12, relativo alla protezione delle denominazioni d’origine tipiche dei prodotti agroalimentari.

La colatura di alici di Cetara diventa Dop

Sta per concludersi quindi l’iter per il riconoscimento dell’ambito marchio comunitario, promosso dal comitato promotore, l’Associazione per la Valorizzazione delle Alici di Cetara, presieduta da Lucia Di Mauro, imprenditrice del settore. La Colatura di alici di Cetara è il liquido ottenuto dalla maturazione delle alici sotto sale, pescate nella zona marina prospiciente la costa salernitana fino a 12 miglia di distanza. Il disciplinare è molto rigido nel metodo di ottenimento e di lavorazione, ad iniziare dalla cattura delle alici fino alla spillatura del prezioso liquido, nel pieno rispetto della tradizione marinara del borgo amalfitano.


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L’iter

Nei prossimi 3-4 mesi dalla pubblicazione ed in assenza di eventuali opposizioni da parte degli altri Paesi membri, la Commissione europea renderà definitiva la registrazione della DOP con apposito Regolamento. Un meritato riconoscimento per questo liquido ambrato, dal sapore intenso e saporito, frutto della sapiente e secolare laboriosità di intere generazioni di pescatori e produttori della zona. Un piccolo prodotto che comunque genera dai 2 ai 3 milioni di euro l’anno di fatturato, con un trend in piena crescita che la dop favorirà ulteriormente.

La Colatura di alici di Cetara si candida così a diventare il venticinquesimo marchio europeo di qualità della Campania, la quindicesima DOP, la prima tra i prodotti della pesca.

Cosa vuol dire Dop

La denominazione di origine protetta, meglio nota con l’acronimo DOP, è un marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito dall’Unione europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti. L’ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.

Affinché un prodotto sia DOP, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un’area geografica delimitata. Chi fa prodotti DOP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione. Il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo. Per distinguere, anche visivamente, i prodotti DOP da quelli IGP, i colori del relativo marchio sono stati cambiati da giallo-blu a giallo-rosso.


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