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Stio, concorso pubblico per tre assunzioni: ci sono anche politici | Scoppia la bufera sui social

Scoppia la polemica per un concorso pubblico bandito dal comune di Stio. L’Ente è alla ricerca di unità di personale non dirigenziale, a tempo parziale e indeterminato da inquadrare nei ruoli e nelle rispettive aree organizzative del Comune di Stio, di cui una nell’Area Funzionari ed elevata qualificazione (ex cat. D) e altri due nell’Area Istruttori (ex cat. C).

A destare i primi “sospetti” sono l’elenco dei nomi di consiglieri comunali e assessori presenti al concorso, all’interno delle commissioni ed alcuni dei candidati alle prove che si svolgeranno il 29 maggio. Niente di illegale considerato il fatto che si tratta di un concorso pubblico e tutti coloro che hanno i requisiti possono partecipare, ma la presenza di più persone legate al mondo politico ha generato non poche polemiche sui social network.

Concorso pubblico al comune di Stio: la polemica sui social

Per il profilo di funzionario tecnico, la commissione esaminatrice è formata da Francesco Minardi che è segretario comunale ad Agropoli come anche nell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Stefano Trotta, Carolina Grieco e Bruno Ridolfi. Per quello di istruttore amministrativo contabile, ai due iniziali si aggiungono Matilde Liguori e Barbato lannuzzi.

Per il profilo di agente di polizia locale, il vigile urbano, Minardi e Trotta sono affiancati da Valentina Nastari, capitano della polizia locale di Agropoli e moglie del presidente del consiglio Franco Di Biasi esponente del Psi e Ridolfi.

I nomi ammessi al concorso

Tra i nomi ammessi alle prove del concorso, che si svolgerà il prossimo 29 maggio, c’è Domenico Boccuto, marito della sorella di Valentina Nastari. C’è anche Clara Marina Belfiore, moglie di Marco Gatto, candidato del Psi di Di Biasi. Altro nome importante è quello di Maria Rosaria Picariello, assessore del comune di Capaccio Paestum.

Altro nome, anzi cognome, importante è quello di Piera Galio, sorella di Rosa già nello staff del sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia Franco Alfieri ad Agropoli. C’è, poi, anche quell’Andrea Campanile indagato insieme ad Alfieri nell’inchiesta sulla pubblica illuminazione e suo autista.

C’è chi chiede l’intervento della Procura

C’è chi vuole vederci chiaro sulla faccenda e chiede l’intervento della Procura di Vallo della Lucania. Anche Dario Vassallo ha puntato i riflettori sul caso. Al momento dal Comune di Stio non è arrivata nessuna replica.

Redazione L'Occhio di Salerno

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