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Le spine dell’intesa tra Cecilia Francese ed Ugo Tozzi

BATTIPAGLIA. Alleanza elettorale tra Cecilia Francese e Ugo Tozzi per il ballottaggio. Il dialogo è in corso per definire i dettagli, non prevede alcun apparentamento, ma resta da districare la matassa sugli incarichi di governo e sottogoverno. Il nodo cruciale dell’alleanza riguarda la figura di Angelo Cappelli, primo tra i candidati consiglieri nella lista Tozzi Sindaco. La Francese avrebbe offerto a Tozzi, in caso di vittoria al ballottaggio, la carica di vicesindaco. Rifiutando, tuttavia, la richiesta avanzata da Cappelli per la poltrona di presidente del consiglio, nell’ottica del suo passato nella maggioranza del sindaco Santomauro, quello del Comune sciolto per infiltrazioni. Ieri sera, in piazza della Repubblica, l’alleanza è stata siglata anche in maniera formale con la stretta di mano tra i due.

Alla presenza, sul palco, di alcuni candidati consiglieri di entrambi. «Mi sono confrontato con i miei eletti e non eletti per scegliere cosa fare – ha detto Tozzi – all’inizio avevamo pensato di rimanere fermi. Ma il 20 per cento dell’elettorato che rappresentiamo non poteva rimanere solo. Cecilia e io ne avevamo già parlato, lei rientra tra le persone perbene di cui mi sono circondato in campagna elettorale. Non potevo stare in silenzio, senza prendere una posizione. In politica non si può essere codardi. Ci siamo assunti le nostre responsabilità. Il confronto con il gruppo ha sancito questa alleanza. E c’è un dato politico. In questa campagna elettorale c’è stata una lacerazione tra i partiti. Io ho una parte del centrodestra e Cecilia un’altra. Due gruppi che, quando sono uniti, vincono. In questo modo diamo un esempio. Fuori dagli inciuci, dalle promesse di lavoro, dai pacchi alimentari, vogliamo lavorare con le persone perbene. Qui non ci sono interessi, facciamo politica per passione. Siamo stati insieme all’ opposizione, ci ritroveremo insieme in maggioranza per guidare la città».

«Il fango che gettano gratuitamente addosso sta aumentando – ha aggiunto Francese – mi hanno detto che, vincendo noi, il consiglio andrebbe in mano a persone elette con pochi voti. E che quindi non valiamo niente. Ma io mi vergognerei a prendere 500 o 600 voti perché significherebbe essere referente di una lobby di potere a cui bisognerà far conto. Col nostro codice etico abbiamo rifiutato persone da centinaia di voti, ma oggi abbiamo giovani, facce nuove, persone che hanno permesso a me di arrivare al ballottaggio. Siamo una squadra che si è ampliata con Ugo. Invece dall’altra parte buttano fango su me, il mio compagno Gerardo Rosania, i miei parenti e amici. Ma la verità è che hanno paura del cambiamento. Sono tutti da una parte, basta guardare i nomi di chi ha portato il Comune al dissesto e allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. Hanno favorito i loro amici». Ieri mattina, l’ufficio stampa della Francese aveva già reso noto che «i due candidati alla carica di primo cittadino hanno sottoscritto l’intesa che li vedrà impegnati insieme per la nuova amministrazione comunale che si andrà a formare dopo il voto del 19 giugno. L’intesa è la naturale determinazione finale di un dialogo iniziato nelle ore immediatamente successive al risultato del voto del 5 giugno».

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