Cronaca

Tragedia ad Eboli, Vincenzo Santimone ricostruisce la dinamica davanti al Gip: “L’ho ucciso dopo avergli detto di spegnere il frullatore”

Spegni quel frullatore”, poi ha ucciso il padre con 10 coltellate: Vincenzo Santimone, 47enne di Eboli accusato di omicidio, ieri mattina venerdì 8 marzo è comparso davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia. L’uomo ha ricostruito quanto avvenuto quella sera. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Omicidio ad Eboli, padre ucciso per un frullatore: interrogatorio di garanzia per il figlio omicida

Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, svoltosi ieri mattina venerdì 8 marzo, Vincenzo Santimone, il 47enne ebolitano che ha ucciso il padre con 10 coltellate, ha ricostruito la dinamica di quanto avvenuto quella sera. Per oltre un’ora e mezza, assistito dall’avvocato Elena Criscuolo, ha risposto alle domande affermando che il padre, poco prima del delitto, era in cucina e stava utilizzando un frullatore per preparare un pasto per la moglie allettata.

Il rumore del frullatore però ha scatenato l’ira del figlio che era in un’altra stanza. Così lo ha raggiunto chiedendo di spegnerlo poi ha preso un coltello da un cassetto aperto colpendo il padre che ha tentato di difendersi. Intanto, nel pomeriggio di ieri, è stata anche effettuata l’autopsia sul corpo di Riccardo Santimone, la vittima di 76 anni. L’omicidio ha anche affermato che, dopo il delitto, ha telefonato al fratello ed ai carabinieri comunicando cosa aveva appena fatto.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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