NOCERA INFERIORE. False assunzioni e fatture farlocche per operazioni inesistenti, un enorme giro di soldi per truffare Agenzia delle Entrate ed Inps. Nella rete dei carabinieri e della procura di Nocera sono cadute una trentina di aziende che utilizzavano la falsa documentazione fiscale per frodare al Fisco l’imposta sul valore aggiunta e le tasse da pagare sui redditi.
Ieri mattina, è stata eseguita un’ordinanza del Gip del tribunale di Nocera Inferiore che ha notificato sei ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di due commercialisti e quattro tra imprenditori e faccendieri. L’indagine è del sostituto procuratore Roberto Lenza che si è avvalso dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, agli ordini del luogotenente Alberto Mancusi, da anni impegnati nelle truffe all’Inps e nel recupero dell’Iva e dei redditi da dichiarare al fisco. Le indagini hanno consentito di
- accertare l’esistenza di un sodalizio criminale composto da commercialisti ed imprenditori/faccendieri che, attraverso false assunzioni nonché la costituzione di società fittizie che emettevano documentazioni contabili per prestazioni mai eseguite, consentiva ad imprenditori compiacenti di beneficiare, dietro il pagamento di una provvigione percentuale, di indebite erogazioni previdenziali da parte dell’INPS e di crediti di imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate;
- individuare la base operativa del sodalizio, tracciandone l’organigramma e individuando il ruolo ricoperto da ciascuno dei sodali legati tra loro dal vincolo associativo;
- comprovare l’avvenuta indebita percezione di indennità previdenziali per complessivi 2 milioni di Euro circa;
- documentare l’emissione di fatture per prestazioni inesistenti che poi consentivano ai portatori di beneficiare di crediti di imposta, per un ammontare complessivo pari a circa 20 milioni di euro.
I numeri
Gli indagati sono 60 indagati, di cui sei sono finiti agli arresti domiciliari, 45 i destinatari delle misure cautelari reali di sequestro preventivo per…