Inchiesta

Battipaglia, depuratore fermo fino al 25 maggio: liquami sversati in mare

BATTIPAGLIA. Sospesa da ieri, su disposizione dell’Asis, l’attività di depurazione dell’impianto in località Tavernola, questo resterà fermo per le prossime due settimane a causa dei lavori di ammodernamento.

L’impianto, costruito negli ’70, riesce a trattare circa 6mila metri cubi al giorno di acque reflue. Una quantità piuttosto minima rispetto al quantitativo prodotto in totale dai cittadini battipagliesi.

Infatti, si conta che più di 50mila persone, ogni giorno, sversano circa 25mila metri cubi di acque reflue nei condotti fognari.

Questo significa che ben 19mila metri cubi di liquami finisce in mare non depurato.

Inoltre, queste quantità aumentano il tasso di inquinamento delle acque marine, in quanto vengono superati i valori massimi consentiti dalla legge per l’emissione di scarichi.

L’enorme differenza tra la capacità effettiva dell’impianto e il reale quantitativo di acque reflue prodotto è dovuta al cospicuo incremento della popolazione battipagliese che ha interessato gli ultimi 40 anni.

Proprio per questo si è dovuto ricorrere alla ristrutturazione dell’impianto (che richiederà un costo di 3 milioni e mezzo di euro) per poter aumentare le sue capacità, rendendole idonee alla produzione di liquami adatta ad una città composta da oltre 50mila abitanti.

Ma se il depuratore sarà sospeso per le prossime due settimane (sarà di nuovo operativo dal 25 maggio) dove finiranno i prodotti fognari di questi giorni?

Con la sospensione totale dell’impianto è stato calcolato un totale approssimativo di 350mila metri cubi di acque reflue che verranno scaricate senza trattamento nelle acque del fiume Tusciano e, successivamente, in mare.

Un’ondata di liquami (prodotti da attività domestiche e non solo) verranno direttamente versati in acqua compromettendo le attività balneari e ricettive della zona e scoraggiando i tanti vacanzieri che in questi giorni volevano approfittarne, incoraggiati dalle alte temperature, per anticipare l’estate.

Il Comune di Battipaglia ha fatto richiesta all’Asis di non fermare totalmente l’impianto, ma l’Ente ha respinto la richiesta, in quanto “il cronoprogramma delle attività previste per i lavori di ri-ammodernamento dell’impianto è stato elaborato in maniera da ridurre al minimo indispensabile i tempi di fermo totale.
Occorre intervenire a monte del depuratore, direttamente sul collettore fognario, senza la possibilità di poter effettuare alcun trattamento o di adottare accorgimenti tecnici per evitare lo scarico dei reflui grezzi a fiume”.

Lo sversamento di acque reflue che riguarderà le prossime due settimane, però, andrà ad avvalorare la sentenza di non balneabilità emessa (per l’ottavo anno consecutivo) dalla Regione Campania.

La sentenza fa riferimento a quasi la metà della fascia costiera battipagliese a causa dell’alto livello di inquinamento del mare.

 

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