Cronaca

Salerno, truffa dei falsi incidenti: le rivelazioni di De Simone

SALERNO. «Volete sapere quello là che proprio si abbuffava di cocaina? Era l’avvocato …».

È il 6 ottobre del 2012, il “pentito” Ciro De Simone parla davanti al sostituto procuratore antimafia Rosa Volpe, in uno dei primi interrogatori con cui avvia il percorso di collaborazione con la giustizia.

È lui il primo a raccontare agli inquirenti della truffa dei falsi incidenti che metteva insieme “colletti bianchi” ed esponenti dei clan, e a spiegare che a fare da trait d’union con il mondo delle professioni c’era spesso l’uso di droga.

Oltre al nome del primo avvocato, De Simone ne fa altri: «C’è quello lì, quello che sta sempre fermo da una parte e gioca vicino alle macchinette. Quello sta ammanigliato con Marigliano (noto esponente della criminalità cittadina ndr), sta proprio accussì».

Anche il dentista, quello a cui si rivolgono tutti gli “amici” perché «si mette a disposizione per dilazionare i pagamenti» e «forniva la lidocaina per tagliare la droga», è nella lista negli assuntori.

Il pentito ne traccia il collegamento con l’affare dei sinistri inventati: «Tutti i motorini che vengono utilizzati per le truffe assicurative vengono smontati dalla concessionaria della sua famiglia, a Torrione» rivela.

(Fonte: La Città)

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