Cronaca

Violentata e costretta a prostituirsi: l’inferno della 19enne che da Parma arrivò a Salerno

Violentata e costretta a prostituirsi: sono i giudici della Corte d’appello a ricostruire l’inferno vissuto dalla 19enne che nel 2016 lasciò la sua città d’origine (Parma) per raggiungere Salerno e coronare il suo sogno d’amore. Quell’uomo affascinante e premuroso che aveva conosciuto su Facebook in realtà era un 60enne che, per sei lunghissimi mesi, l’ha violentata costringendola persino a prostituirsi e a corrispondergli tutti i guadagni percepiti. Lo riporta Il Mattino.

Salerno, violentata e costretta a prostituirsi

Una ragazzina fragile e sola vittima delle violenze della madre che l’aveva cacciata di casa e portata in una comunità, oltre ad essere sottoposta ad un clima di terrore da parte del padre, spesso ubriaco e aduso a condotte autoerotiche. Ricostruito il calvario della 19enne originaria di Parma che nel 2016 lasciò la sua città per coronare il sogno d’amore con un uomo conosciuto su Facebook ma che poi si è rivelata tutta una menzogna: dietro quel social si celava un 60enne che per sei lunghissimi mesi ha abusato della giovane affetta da un lieve deficit cognitivo costringendola persino a prostituirsi e a corrispondergli tutti i guadagni percepiti.

La condanna

I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado a carico del 60enne Ulisse Voria condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale, violenza privata, lesioni personali volontarie e induzione alla prostituzione.

La storia

Era un maledetto giorno di dicembre 2016 quando la giovane, sballottata tra madre anafettiva, padre alcolizzato e casa famiglia, decide di lasciare la sua casa e trasferirsi al Sud finendo però per vivere in un inferno protrattosi fino al maggio dell’anno successivo. Prima le botte, poi le violenze e, infine, le pretese: doveva prostituirsi. Voria la iscrisse ad un sito di incontri postando le sue foto in abiti succinti, reperendole i clienti, fornendole un’utenza telefonica ad hoc e accompagnandola agli appuntamenti.

Iniziò a pretendere dalla ragazza rapporti sessuali tanto da provocarle una malattia venerea per la quale dovette sottoporsi ad un intervento chirurgico. Poi le violenze fisiche. Percosse particolarmente violente in seguito alle quali la giovane finì in ospedale. Fu proprio quella la sua salvezza. Al pronto soccorso la donna denunciò tutto riuscendo finalmente a porre fine a quell’inferno.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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