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24 maggio, anniversario della tragedia: ne parla Gattuso

La tragedia del 24 maggio del ’99 ha avuto modo di colpire un’intera città. La scomparsa di: Peppe, Enzo, Simone e Ciro, i tifosi granata scomparsi nel rogo di ritorno in quella maledetta trasferta di Piacenza sono oramai considerati da tutti “figli di questa città”.

Ai microfoni di “LiraTv”, ha affrontato il tema uno dei grandi nomi che in quegli anni solcava il campo dell’Arechi: Ivan Gennaro Gattuso, infatti, è intervenuto nel corso della trasmissione “Goal su Goal” condotta da Alessandro Ferro, ricordando insieme agli ospiti quel tristissimo avvenimento: «È un qualcosa che ti resta dentro per sempre. Quei ragazzi avevano una fede incredibile, ci hanno seguito in una giornata triste per tutti – dichirara il campione del mondo 2006, Gattuso -. Potevamo fare meglio, quella squadra aveva grandi prospettive. Nessuno è retrocesso dalla A con 39 punti. Abbiamo preso tantissimi gol al 90esimo, ci potevamo salvare in modo tranquillo. Una città come Salerno che porta 25mila persone allo stadio merita la Serie A. Ci sono tutti i presupposti, negli ultimi anni si stanno facendo buone squadre ed il merito è di chi ci lavora, dal direttore sportivo alla società – conclude Gattuso parlando del domani -. Il mio futuro? Vedremo, sono reduce da tre anni pieni di problematiche extracalcistiche. Non rinnego nulla, ma il prossimo progetto devo dedicarmi solo al campo, questa è la mia priorità. La Salernitana è in buone mani, è allenata da un buonissimo tecnico che sa fare calcio a 360°. Se tornerò da avversario? Ci sono state chiacchiere con tanti direttori sportivi, ma ancora non c’è nulla di definito».

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