Cronaca

Abusi edilizi, il sindaco predispone un’indagine interna al Comando di Polizia Municipale

SCAFATI. A seguito delle notizie e delle polemiche apparse sui quotidiani, in merito ad un eventuale abuso da parte di un consigliere comunale, e della inottemperanza del Comando dei Vigili rispetto a un provvedimento autorizzatorio della Procura di Nocera Inferiore, il sindaco avvia un’indagine interna. Questa è la nota inviata:

“In riferimento all’oggetto si segnala al Comandante di P.M. per competenza ed al Segretario generale in qualità di Responsabile Anticorruzione quanto di seguito.
Secondo quanto riportato dalle recenti cronache giornalistiche e da me accertato presso gli uffici competenti, alla fine del 2013 i Vigili Urbani si sono recati più volte presso l’abitazione di un consigliere comunale per la verifica di alcuni abusi edilizi denunciati ma tale accesso per ben tre volte sarebbe stato negato o comunque evitato, tanto da determinare una richiesta inviata dal Comando alla Procura di Nocera per ottenere l’accesso all’immobile.
In data 17 Gennaio 2014, con estrema tempestività, la Procura della Repubblica avrebbe inviato ai Vigili di Scafati, come riferitomi, il provvedimento autorizzatorio contenente anche avviso di garanzia da notificare al proprietario dell’immobile, con delega di notifica in capo al Comando vigili, disponendo in caso di ulteriore rifiuto l’ausilio della forza pubblica per accedere all’immobile in questione.

A distanza di ben 10 mesi, ovvero solo all’inizio di quest’ultima settimana di Novembre 2014, all’esito di sollecitazioni politiche in Consiglio Comunale, i vigili si sono recati presso l’abitazione del consigliere in parola, procedendo ad attuare quanto disposto dalla Procura, ivi inclusa la notifica dell’avviso di garanzia al proprietario.
Premesso tutto ciò, al Comandante di Polizia Municipale si chiede di voler accertare se la tempistica di tale vicenda risponda a criteri di efficienza, efficacia e trasparenza dell’azione amministrativa, ovvero se vi siano state omissioni o disfunzioni nell’operato degli uffici da lui diretti; al Segretario Generale, in qualità di Responsabile Anticorruzione, si chiede altresì di esaminare la vicenda per eventuali profili sanzionatori.”

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