Cronaca

Anniversario della Liberazione, la cerimonia a Salerno

Questa mattina, martedì 25 aprile, si è svolta la cerimonia del 78esimo anniversario della Liberazione a Salerno. Il prefetto ha ricordato Gerardo Ceres, storico leader ella CISL salernitana: “Era un uomo sensibile e sindacalista perbene”.

Salerno, la cerimonia per l’anniversario della Liberazione

Questa mattina, in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione, si è svolta in città la tradizionale cerimonia coordinata dalla Prefettura locale. Nella prima parte della mattinata è stata celebrata la Santa Messa in suffragio ai caduti, officiata da Padre Raffaele Bufano e Don Giuseppe Greco Cappellano, provinciale della Polizia di Stato nella Chiesa del Sacro Cuore.

Al termine della funzione, le autorità civili, militari e religiose, i sindaci dei comuni della Provincia, i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, gli studenti degli istituti Gennaro Barra e Vicinanza di Salerno e i cittadini accorsi si sono riuniti in Piazza Vittorio Veneto dove sono stati resi gli onori ai caduti e deposte le corone d’alloro al Monumento dei Caduti e alla lapide del Partigiano Tenente Ugo Stanzione.

Successivamente, il Prefetto ha rivolto un saluto ai presenti. A seguire, dopo il discorso del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e del Presidente della Provincia Francesco Alfieri, è stato dato spazio agli interventi della CGIL di Salerno, del Presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra di Salerno e del Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Salerno.

La cerimonia

La seconda parte della cerimonia, si è tenuta presso il Monumento del Marinaio dove si è svolta l’alzabandiera solenne e la deposizione della corona d’alloro dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e delle Organizzazioni sindacali. Il corteo è poi proseguito fino a Piazza XXV Aprile, dove si è svolta la cerimonia di inaugurazione della piazza e lo svelamento della targa topomastica. Infine, è terminato presso il Palazzo della Provincia dove è stata deposta la corona d’alloro ai piedi della lapide delle Medaglie d’Oro della Resistenza.

Il prefetto ricordando i 20 mesi dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, che ha visto protagonista Salerno e che le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione trovano il loro radicamento nel 25 aprile, ha espresso un pensiero commovente a Gerardo Ceres, storico leader ella CISL salernitana: “Era un uomo sensibile e sindacalista perbene, di grande equilibrio, che ha saputo sollecitare e affiancare, con tenacia e grande autorevolezza, il lavoro delle istituzioni, soprattutto in questi ultimi e difficili anni, tormentati prima dalla pandemia e poi dalla terribile crisi economico-sociale che ne è conseguita”. Ha rimarcato il grande valore aggiunto dell’associazionismo italiano: “Creare un ponte tra cittadini e le altre componenti della Repubblica, offrire un collegamento tra le generazioni in grado di assicurare continuità ai valori costituzionali fdi uguaglianza, solidarietà, dignità della persona.”

Infine, ha rivolto un appello alla pace e ha concluso ricordando le parole del Presidente Mattarella: “Pace vuol dire non arrendersi di fronte alla prepotenza. Vuol dire avere il coraggio di dire no alla violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ritirare le forza di invasione. Il coraggio di ricostruire. La libertà non è mai acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana, al rifiuto di ogni razzismo, alla fedeltà ai propri ideali, sono i valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione e che avvertiamo di dover trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai giovani europei perché si scongiuri l’atrocità inescusabile della guerra.”

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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