Cronaca

Approvato nuovo Regolamento urbanistico edilizio, valido per il territorio della provincia

Ieri, 27 luglio 2016, è stato approvato il Regolamento urbanistico edilizio comunale del territorio provinciale destinato ad uniformare i regolamenti edilizi in vari enti comunali. Sottolinea il presidente dell’assemblea Giuseppe Canfora: «Salerno è la prima provincia d’Italia a raggiungere questo obiettivo».

58 comuni salernitani, potranno dunque adeguarsi al nuovo regolamento, che importerà novità sul campo dell’agricoltura e della zootecnia. Non ci sarà più la volumetria per le tettoie dei paddock e gli allevamenti bufalini e ciò sancirà il passo verso una volumetria più semplice per gli allevatori, in rispetto delle norme ambientali per lo smaltimento dei reflui.

Stando a quanto apprende il quotidiano online “AgroNotizie”, sono state accuratamente studiate dall’assessorato all’Agricoltura della Regione e allo stesso tempo dal ministero delle Politiche agricole, in quanto potrebbero portare benefici a vari livelli a tutte le aziende zootecniche: la Regione potrebbe dunque adottare questo sistema come emendamento alla propria legge edilizia. Al momento valgono su Salerno: all’articolo 6 del Regolamento si dispone ”Per gli allevamenti bufalini (… ) i paddock non devono superare i seguenti limiti: indice di copertura 0,15; minima distanza dai confini metri 20”.

Inoltre, l’articolo 56 definisce la tettoia: Una struttura intelaiata poggiante su pilastri, coperta con struttura rigida e aperta su due o più lati ed eventualmente ancorata ai muri del manufatto. Le tettoie, aumentano lo spazio vivibile all’esterno dell’edificio, ma non costituiscono volume”. E i vantaggi sono molteplici racconta Francesco Cicalese, amministratore della General Contract, società di progettazione di Battipaglia attiva nel settore del biogas: «Intanto gli allevatori possono ora scegliere come adeguarsi agli standard ambientali sulle acque, perché fino ad oggi erano costretti ad ampliare le vasche di contenimento, in quanto dai paddock scoperti arrivano effluenti misti ad acqua di pioggia, spesso non calcolata come elemento da smaltire, che è il metodo più costoso – sottolinea ancora – Oggi, grazie al nuovo regolamento, una volta realizzate le tettoie e convogliata l’acqua di pioggia negli scoli delle acque bianche, non solo si riducono i volumi delle deiezioni animali dirette alle vasche di contenimento, consentendo una corretta applicazione dei Piani di utilizzo agronomico degli effluenti, ma gli allevatori hanno la possibilità, ove lo volessero, di realizzare in futuro un impianto a biogas, che potrebbe così correttamente ricevere liquame e letame privo dell’apporto di acqua meteorica, che ne riduce il potenziale metanigeno».

Il consigliere provinciale Domenico Volpe, relatore del Regolamento su delega del presidente Canfora: «Rendiamo legittimi ampliamenti dei fabbricati agricoli necessari e ciò con grande beneficio economico sia per il settore zootecnico bufalino che per quello della Quarta gamma».

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