Cronaca

Aspettano una casa da 40 anni, il caso di Montevescovado in Parlamento

NOCERA INFERIORE. Finisce in Parlamento la lunghissima vicenda dei prefabbricati di Montevescovado di Nocera Inferiore. Potrebbe essere la giusta occasione per avere delle risposte. Ed avere delle spiegazioni sul perchè decine di famiglie, dal terremoto del 1980, vivono ancora in questi alloggi.

A presentare l’interrogazione è stato l’onorevole Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana.

Il parlamentare durante la recente campagna elettorale per le amministrative visitò, guidato dall’allora candidato sindaco Alfonso Schiavo, il quartiere ghetto assicurando che avrebbe portato a livello nazionale la vicenda che è diventata ancor più complessa perché si è incrociata con il fallimento di Iacp Futura, la società che doveva costruire le case definitive realizzandone, però, soltanto 50 rispetto alle circa 300 progettate. «Si tratta – sottolinea Fratoianni – di un rimpallo di responsabilità e atti, che non tiene in nessun conto la situazione di decine di famiglie in attesa di risposte concrete ai bisogni abitativi, visto che vivono nei prefabbricati dagli anni ’80 e a distanza di 36 anni dalla tragedia del terremoto più in generale, appare non più rinviabile un ripensamento circa le politiche abitative, con particolare riguardo alle fasce più deboli della popolazione e ai cittadini in condizioni di forte difficoltà economica e sociale».

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