Cecilia e la "grana" Di Cunzolo: in molti chiedono di rimuoverlo dall'incarico

BATTIPAGLIA. La presenza di Bruno Di Cunzolo al comando della coalizione di maggioranza continua a risultare indigesta a una parte dei sostenitori della sindaca Cecilia Francese. Sono insistenti le indiscrezioni da Palazzo di Città su forti fibrillazioni che rischiano di mettere in discussione la sopravvivenza dell’amministrazione. I gruppi di potere della coalizione sono sostanzialmente tre e fanno capo alla sindaca Francese nella maggior parte della sua composizione, al vice sindaco Ugo Tozzi e a Fernando Zara.

Se per quanto riguarda quest’ultimo i rapporti con l’alleanza di governo sono ormai ai minimi termini dopo il rifiuto di assegnargli la poltrona di amministratore unico di Alba Ecologia, col resto della maggioranza le fibrillazioni sono molto meno palesi. D’altra parte, l’esistenza di un problema nella maggioranza è stato ampiamente dimostrato dalla necessità che ha spinto l’amministrazione, nei giorni scorsi, a diramare una nota stampa in cui si sottolineava l’esistenza di una «maggioranza coesa e compatta».

Tale forzato annuncio non avrebbe avuto senso in caso di rapporti totalmente idilliaci in seno alla coalizione. La sindaca è costretta da settimane a tenere incontri quasi quotidiani con membri della sua maggioranza che chiedono di rimuovere Di Cunzolo dal suo incarico. La scorsa settimana, la prima cittadina è stata costretta a convocare una riunione di maggioranza per una verifica dei numeri della coalizione. Si legge nella nota che «la prima cittadina ha rinnovato la propria piena fiducia al coordinatore della coalizione (Di Cunzolo) che ora si presenta forte e compatta ai prossimi impegnativi appuntamenti, a partire dalla approvazione del bilancio di previsione e delle modifiche statutarie e regolamentari, che la attività di governo prevede già dal prossimo mese di novembre».

E la sindaca ha aggiunto che «non c’è nessun problema nella maggioranza. Dichiarazioni che non avrebbero significato al di fuori di una cornice di profonda frattura all’interno della coalizione