Cronaca

Battipaglia, chiesto lo stato di crisi economica per gli stabilimenti balneari

BATTIPAGLIA. Il Comune di Battipaglia ha chiesto il riconoscimento dello stato di crisi economica del comparto balneare. Dopo anni di richieste da parte degli operatori economici, degli imprenditori e dei commercianti che insistono sulla fascia costiera battipagliese, riuniti nel distretto turistico “Sele Picentini”, è giunto il decisivo intervento da parte della commissione straordinaria. Si tratta di una richiesta che segue a ruota – e a distanza di mesi – quella avanzata dal Comune di Eboli lo scorso mese di aprile.

L’allora sindaco di Eboli Martino Melchionda aveva avanzato la proposta di riconoscimento di area di crisi, attrezzandosi per accedere ai fondi previsti dal ‘Programma delle aree colpite da crisi industriale in Campania’. Qualora la proposta venisse accettata dal Ministero delle Finanze, tale richiesta consentirebbe di accedere al bando che prevede lo stanziamento di 80,10 milioni di euro e finanzia interventi con un investimento minimo di 30 milioni di euro. Mesi fa, così come lo scorso anno, il distretto turistico “Sele Picentini” aveva inviato una richiesta al presidente Stefano Caldoro, al prefetto di Salerno, all’Agenzia delle Entrate e agli amministratori dei Comuni di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli per ottenere un sostegno. Si chiedeva, in sostanza, di dichiarare lo stato di crisi economica per calamità naturali del comparto balneare e ricettivo del litorale della Piana del Sele. Da anni, infatti, maltempo, crisi economica ed acqua sporca mettono a rischio la sopravvivenza di centinaia di attività sulla fascia costiera da Pontecagnano ad Eboli. Il distretto, facendosi interprete delle esigenze di tutti gli operatori della zona mare, aveva chiesto che venissero attuate “urgentissime misure a sostegno del settore balneare al fine di evitare la preannunciata chiusura di decine di imprese già nei prossimi mesi”. In particolare aveva invitato i tre Comuni ad un blocco temporaneo dell’aumento del canone Tares o all’allungamento delle rateizzazioni, alla Regione uno sgravio dei tributi di competenza e l’approvazione del piano di utilizzazioni delle aree demaniali e marittime ad uso ricreativo e turistico (Puad), al Governo la defiscalizzazione degli oneri sociali per il settore balneare, la sospensione temporanea del versamento dei canoni demaniali marittimi col riconoscimento del pagamento del solo canone di occupazione e varie agevolazioni economiche.

La manovra comunale non è stata urgente come richiesta dal distretto (anche perché la commissione si è insediata solo sei mesi fa), ma qualcosa inizia finalmente a muoversi per la soddisfazione degli imprenditori che operano sulla fascia costiera battipagliese.

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