Cronaca

Battipaglia, Ciotti chiede al Tar di salvare una sola lista. Oggi l'esito

BATTIPAGLIA. Depositato il ricorso al Tar: oggi si saprà se Pietro Ciotti potrà essere candidato a sindaco di Battipaglia. L’udienza è stata fissata alle 16. L’ex sindacalista ha deciso di opporsi alla sentenza che aveva escluso le tre liste presentate a supporto della sua candidatura a sindaco. L’appello, tuttavia, riguarda una sola delle tre (Battipaglia La Città che Verrà) e non le altre due (Battipaglia da Cambiare, I Democratici di Battipaglia), che resteranno fuori dai giochi. Ciotti si è rivolto all’avvocato Marcello Fortunato.

La commissione elettorale circondariale di Eboli aveva rilevato che le firme degli elettori presentatori erano state apposte su modelli non riportanti contrassegni di lista e nominativi di candidati, ed allegati al resto della documentazione senza firme o timbri di giunzione. L’avvocato Fortunato ha affermato che l’atto principale contiene la firma autenticata di Mauro Sergio quale delegato ed elettore presentatore, mentre gli atti separati contengono tutte le indicazioni e firme prescritte dalla normativa di settore.

Per quanto riguarda i documenti, congiunti solo mediante spillatura e senza firme o timbri di congiunzione, il legale ha sostenuto che sia possibile stabilire relazione formale tra i vari moduli e che la congiunzione dei fogli sia garantita dall’autentica apposta dal pubblico ufficiale abilitato, che presuppone un controllo formale dell’atto. Ciotti non parla del ricorso, ma ha deciso di farsi sentire attraverso una nota per ricostruire il suo passato politico e le occasioni mancate. «Nel 2007 fui chiamato dall’allora segretario della Margherita, Crudele: mi chiese la disponibilità alla candidatura. Accettai.

Tutti i partiti del centrosinistra firmarono un documento. Subito dopo il presidente della Provincia e responsabile Margherita, Villani, fece un accordo con l’Udeur (con Zara in coalizione in provincia). E la Margherita si spostò sul candidato sindaco Zara. Non vi fu nessuna alternativa a Ciotti, candidato unitario del centrosinistra. Vi furono altre candidature (Salvatore Anzalone, ndr), con storie diverse». Nel 2009, invece, «fui chiamato da Santomauro (vi fu un solo incontro) e mi chiese di fare il suo vice e tanto altro. Declinai l’invito». Per quanto le regionali 2015, l’ex sindacalista dice: «fui chiamato nelle ultime ore per firmare l’accettazione della candidatura. Di quel modulo firmato si persero le tracce» .

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