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Battipaglia, comizio Gerardo Motta: attacchi e programmi

BATTIPAGLIA. Il candidato a sindaco per le prossime elezioni amministrative, Gerardo Motta, ha tenuto un comizio pubblico in piazza Amendola. Nel corso dell’arringa, Motta non ha risparmiato attacchi ai candidati senza però fare nomi:

«Parla chi prendeva appalti in provincia. Il comune ha aspettato maggio per mettere a posto la fascia costiera. 400 famiglie resteranno senza lavoro. A loro dico di resistere. Grazie a de Luca per aver previsto un investimento di 4 miliardi per la provincia di Salerno di cui 1 miliardo per Salerno città ed è giusto così. Non ci possiamo permettere di essere tagliati fuori da questi finanziamenti. Vorremmo uscire sui giornali per le eccellenze non per le schifezze. Mi dispiace per ciò che è accaduto ieri a piazza della Repubblica. Non ci fa onore. Per quanto Salvini possa avere idee diverse da altri, è un leader nazionale. Non parliamo di giovani o vecchi, nessuno è davvero nuovo. Bisognerà accorpare alcune municipalizzate, non venderle. Io non vendo niente. Sono rimasto soddisfatto a vedere i miei candidati consiglieri. Ho fatto un buon lavoro coinvolgendo 120 persone per bene.

Dico agli avversari: «io vincerò, la campagna elettorale finirà e li coinvolgerò tutti così vedremo se hanno la capacità di gestire dall’opposizione. Non ci saranno più alibi. I commissari hanno ridotto il debito tagliando i servizi. Noi vogliamo ridurlo ulteriormente ma dando servizi alla gente».
Sicurezza: «metteremo telecamere nelle zone a rischio. Il commissariato dovrà diventare distretto di polizia. Il comando dei carabinieri dovrà diventare comando di gruppo. Così arriveranno più forze dell’ordine. Dobbiamo trasmettere sicurezza. Il primo impegno da sindaco sarà quello di andare al Ministero dello sviluppo economico, tramite la regione, per far valere le nostre ragioni, al fine di inserire Battipaglia nelle zone industriali depresse. Ci sono milioni di euro di finanziamenti».
«Con gli amici vado a mangiare la pizza, mentre gli assessori saranno scelti per competenza. Non saranno palle al piede ma un aiuto per la città. Dobbiamo interrare i binari della stazione ferroviaria, abbattendo le barriere, unendo la città. Faremo parcheggi a piazza Amendola e piazza della repubblica con Project financing. Ci sarà task force per trovare tutti finanziamenti necessari per fare queste opere.» ha proseguito Motta.

«Abbiamo un grande compito, un grande lavoro: quello di far tornare grande la nostra città. Al mio fianco ho 120 candidati pronti a dedicare il loro tempo per il territorio. Uomini e donne, ma anche esperienza e gioventù. Con tutti loro il pensiero è stato unanime: nessuna promessa e nessuna illusione per i tanti cittadini che meritano di vivere una Battipaglia diversa, da parte nostra solo massimo impegno e proposte realizzabili. La nuova amministrazione dovrà avere un approccio deciso ed ordinato ai temi legati al bilancio ed ai tributi. Procederemo sia ad una riappropriazione della riscossione dei tributi da parte dell’Ente che a una rinegoziazione dei mutui passivi per il riordino della finanza locale e l’avvicinamento dell’Ente ai parametri imposti dal patto di stabilità.

Le tasse devono essere equilibrate, determinate in base alle fasce di reddito. Le famiglie in difficoltà devono sapere che l’ente è vicino a tutti, concretamente. Sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo, infatti, ridare ai cittadini una città dove legalità e sicurezza siano due punti cardini. Costituiremo un Osservatorio permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità, da subito turni fino a mezzanotte da parte della Polizia Municipale. Ma non solo repressione, anche prevenzione. Un esempio in tal senso sarà la videosorveglianza in punti strategici e sensibili. Sensibile è anche il tema del lavoro. Ormai ci ritroviamo in una condizione di stallo. Tra le prime azioni concrete da realizzare c’è la sburocratizzazione dei processi. Bisogna supportare chi ha voglia di investire nel nostro territorio. Le procedure necessarie ad avviare insediamenti produttivi saranno rapide e trasparenti per scoraggiare la fuga degli imprenditori all’estero. Il lavoro da fare, dunque, non manca, come quello relativo alle infrastrutture da realizzare. Servono parcheggi interrati, per migliorare il traffico, offrire lavoro ed aiutare il commercio. E’ impensabile arrivare al centro e non trovare mai posto per la macchina».

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