Battipaglia, consiglio comunale sulle commissioni: il riassunto
BATTIPAGLIA. Ieri sera, intorno alle 19,30, si è tenuto il consiglio comunale sulle commissioni consiliari permanenti. L’argomento all’ordine del giorno è stato l’articolo 40 dello Statuto Comunale, articolo 3 Regolamento disciplinante il funzionamento delle Commissioni Consiliari Permanenti. Prima di entrare nel merito della tematica, il presidente Franco Falcone ha letto la nota di Gianluca Barile, presidente dell’associazione Speranza per Battipaglia, che a nome suo e di tutto il movimento ha dichiarato di rimanere all’opposizione di questa amministrazione, ma prendendo le distanze dal modo di agire della minoranza.
Poi è stato il turno di Gerardo Motta che ha avuto la parola per circa quindici minuti, a fronte dei cinque concessi ad ogni consigliere. «La dottoressa Francese mente quando dice che durante la conferenza dei capigruppo nessuno ha sollevato problemi riguardo alla nomina delle commissioni. Nessuno dei capigruppo ha sollevato il problema, dalla diffida al Prefetto avevamo 20 giorni a disposizione. Se avessimo voluto fare ostruzionismo ci saremmo ridotti all’ultimo giorno. La verità è che si vuole nascondere l’incapacità. Per ora io vedo solo un sindaco che viene tirato da una parte e dall’altra. Parlate di etica e di morale, ma il Consiglio di Stato ha da poco bloccato il tentativo da parte di un noto architetto (Bruno Di Cunzolo, ndr) che è anche coordinatore, di fare l’ennesima colata di cemento. Quando con Liguori ci siamo trovati nella medesima situazione, mia cara sindaca, ahimè non c’era nessuno che controllava e faceva rispettare le leggi. Inoltre voglio aggiungere che voi impedite a noi di fare i consigliere comunali. Non ci date le delibere, non ci date le carte. Ricordo che il presidente del consiglio è obbligato a dare pari dignità. Infine ricordate che la fascia di sindaco può indossarla solo il primo cittadino ed il vicesindaco. Pino Bovi l’ha indossata il 6 agosto ad Acerno. Leggetevi il testo unico sul regolamento».
Successivamente il consigliere Cappuccio è intervenuto sul ricorso al Tar sostenendo che «Non mi hanno convinto le motivazioni e non mi convince l’esposto del consigliere Motta. Credo che questa azione vada in direzione di uno scioglimento dell’assise. E credo sia una delle cose peggiori. Il riequilibrio di bilancio è un atto tecnico, non politico. È un ricorso strumentale per gettare fango sulla maggioranza». Poi è stata la volta dell’ex missino Valerio Longo che si è felicitato per la nomina di Vincenzo Inverso nel Parco Nazionale del Cilento, chiosando: «Sentire questo clima di arroganza e minaccia è alquanto ridicolo. Si parla come dinanzi ai bar. La lettera di Barile, che ha fatto campagna elettorale con voi, pare sia stata minimizzata. Da molti è stata vista come una chiusura del bancomat. Dobbiamo pensare che si fanno campagne elettorali a pagamento? La mia solidarietà a Gianluca. Sul ricorso al Tar, credo che sia stato firmato da quattro persone su sette vuole dire che c’è poca compattezza. Infine chiedo all’amico fraterno Fernando Zara di ritirare la denuncia per diffamazione all’assessore Onnembo».
Prima di passare all’argomento del giorno, la consigliera Liguori ha posto due domande al sindaco. Quando ci sarà la demolizione dello stabile in via Vanvitelli a Belvedere? Le fonderie Pisano vorrebbero installare le loro aziende presso l’area dell’interporto, cosa ha da dire in merito? Cecilia Francese ha risposto subito in merito alle Fonderie, dichiarando che «Abbiamo chiamato direttamente le Fonderie Pisano che ci hanno confermato di aver solamente individuato il sito. Non accetteremo imposizioni dall’alto perché c’è un governo stabile che vuole governare per 10 anni e che è disposta a collaborare con l’opposizione» sullo stabile di via Vanvitelli ha risposto l’assessore Provenza dicendo che «A breve saranno completati i lavori. Nella giornata di domani dovrebbero essere installati i semafori».
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