Cronaca

Battipaglia, l’obiettivo comune: salvare l’ospedale di Battipaglia

BATTIPAGLIA. È un obiettivo comune salvare l’ospedale di Battipaglia.

A seguito di alcuni incontri avuti con alcuni esponenti politici locali, il presidente Gerlando Iorio ha inviato una lettera al commissario straordinario dell’Asl di Salerno, Antonio Postiglione, nella quale Iorio spiega «la notizia della riduzione dell’orario di apertura del reparto di radiologia sta creando allarmismo nella cittadinanza, che teme una grave compromissione dell’efficienza del sistema sanitario locale. Il malessere è stato anche raccolto dagli esponenti cittadini, da movimenti e partiti politici che hanno manifestato disappunto rispetto a tale decisione, intraprendendo forme di protesta che nei prossimi giorni potrebbero sfociare in azioni più clamorose. È convinzione di questa commissione che la determinazione assunta dalla struttura sanitaria meriti maggiore approfondimento al fine dell’adozione di eventuali accorgimenti volti a limitare i disagi lamentati».

Iorio inoltre dichiara: «il bacino di utenza servito dalla struttura ospedaliera, la sua collocazione a ridosso di importantissimi assi viari e la presenza strategica del pronto soccorso, rendono indispensabile l’apertura continuata del reparto di radiologia, maggiormente necessaria rispetto ad altre realtà ospedaliere locali. Sembra che il numero dei ricoveri in emergenza presso l’ospedale di Battipaglia sia di gran lunga superiore a quello di presidi ospedalieri limitrofi». Il commissario conclude dicendo: «il tempo necessario per il trasferimento verso altre strutture rende deficitaria l’attività di primo soccorso verificandone la tempestività con inevitabili ripercussioni sotto il profilo della responsabilità. Alla luce delle esigenze di tutela della salute dei cittadini, si prega l’Asl di voler valutare la necessità che gli uffici competenti adottino le iniziative di competenza volte al ripristino dell’attività del reparto di radiologia del polo ospedaliero di Battipaglia senza soluzione di continuità».

Alla richiesta, aggiunge il documento condiviso a firma di vari candidati a sindaco di Battipaglia, tra cui Vincenzo Inverso, Cecilia Francese, Ugo Tozzi, Giuseppe D’Elia. In cui vengono descritti i punti principali di carenza dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”. Nella missiva, si parla del ridimensionato dell’ospedale di Battipaglia, ridotto al minimo, ovvero 111 posti letto. A ciò si aggiungono: la chiusura del reparto di medicina nucleare, fermo da tre anni; una carenza di programmazione per cui un qualsiasi problema elettrico porta alla chiusura delle attività per oltre due settimane; una mancanza di personale medico e ausiliario, per cui la struttura ospedaliera riusciva ad andare avanti soltanto facendo ricorso all’aiuto dell’Alpi ed allo straordinario con turni di lavoro eccessivi.

“La situazione è esplosa in tutta la sua drammaticità. Non tutti i reparti riescono ad assicurare la copertura dei normali turni di servizio. Radiologia non garantisce il turno notturno, il pronto soccorso è a rischio”. Secondo i candidati a Sindaco, l’unica soluzione plausibile potrebbe essere la creazione dell’ospedale unico del Sele. “Nel frattempo, diventa fondamentale una gestione unitaria e concordata tra gli ospedali di Battipaglia ed Eboli, procedendo ad individuare una sola direzione sanitaria ed amministrativa dei due plessi. Per raggiungere questo obiettivo occorre andare oltre ogni sciocca logica campanilistica. La litigiosità di campanile è esattamente ciò che ha impedito ad una intera area di contare ai tavoli istituzionali”.

Davide Bruno, segretario PD di Battipaglia dichiara sulla questione ospedale «Questa mattina insieme al consigliere provinciale Mimmo Volpe e al segretario provinciale Nicola Landolfi, abbiamo incontrato i medici e gli operatori del nostro ospedale per confrontarci con chi ogni giorno si misura con le tante difficoltà per la carenza di risorse e personale.

Una situazione che danneggia sia gli operatori del settore che i pazienti, che mette a rischio il diritto alla salute e alle cure. Nell’immediato abbiamo chiesto, interessando i vertici regionali e la direzione dell’ASL, che venga inserito un radiologo in più nell’organico dell’ospedale di Battipaglia, non solo per il singolo reparto ma per l’intero plesso ospedaliero.

E’impensabile avere il più grande polo dell’emergenza a sud di Salerno senza tutti i servizi necessari. Questa è una battaglia per la vocazione naturale del nostro ospedale, polo dell’emergenza e dell’urgenza, per la posizione geografica e per i numeri che ogni giorno dimostrano la domanda di pazienti. Per l’ospedale della Piana del Sele, per superare un’inutile campanilismo tra Eboli e Battipaglia, ma per garantire la salute dei cittadini e il lavoro di medici e operatori, questo è il nostro impegno per la nostra comunità e per il nostro territorio.»

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