Battipaglia, verso il voto tra minacce e pacchi dono: il punto della situazione

BATTIPAGLIA. Sette anni senza elezioni amministrative, due anni di scioglimento del consiglio per infiltrazioni camorristiche, l’arresto del sindaco Giovanni Santomauro nel 2013 e il poco gradevole epiteto di “città della camorra” per Battipaglia non hanno modificato il panorama politico cittadino. E non hanno evitato l’ennesima campagna elettorale tra veleni, minacce, pressioni, denunce. La città arriva all’appuntamento con le urne di domenica dopo mesi di caos, cambi di casacca e i soliti tranelli elettorali. Che poco hanno a che fare con l’idea di una politica onesta e pulita, mentre vanno a braccetto con il «clima camorristico» che uno dei candidati a sindaco, Cecilia Francese, aveva denunciato già nel 2010.

I candidati e le liste civiche

Anche dal punto di vista dei nomi e dei volti in campo, dalle ultime elezioni del 2009 è cambiato poco. Tra i candidati ci sono quasi tutti i consiglieri…



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