Cronaca

Camorra, stop ai lavori del Più Europa a Battipaglia. Un’azienda colpita da interdittiva antimafia

Stop ai lavori del Più Europa a Battipaglia. La Cosap, una delle ditte che si erano aggiudicate l’appalto milionario, è stata colpita da interdittiva antimafia. Il Consorzio stabile appalti pubblici – la Cosap, appunto – è stata raggiunta lo scorso 28 novembre dal provvedimento della Prefettura di Napoli. La notizia non è stata resa pubblica dal Comune di Battipaglia, nonostante il 18 dicembre la Prefettura avesse invitato le stazioni appaltanti a segnalare i contratti in essere. Fra questi, i lavori di progettazione, realizzazione e gestione del Centro integrato di interscambio modale per il trasporto delle persone e lavori complementari di Battipaglia.


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Stop ai lavori del Più Europa a Battipaglia

Nel dicembre 2012, il Comune affidò al raggruppamento temporaneo Atena Grandi Progetti formato dalla Atene srl, in qualità di mandatario, e alla Cosap, AJ Mobilità srl, Sap, srl, La Florida srl in qualità di mandante. Mentre la Atene e le altre società sono rimaste illibate, per la Cosap è scattata la gestione straordinaria.

I ritardi nei lavori

Da allora, le opere sono proseguite, fra alti e bassi. Negli ultimi tempi, i lavori si erano concentrati sul parcheggio di via Plava e il sovrappasso ferroviario. Una delle opere straordinarie, che il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, era venuto a battezzare poco prima della posa nel marzo 2017.

Ad oggi, secondo gli uffici comunali, questa parte dell’opera è giunta al 91% di avanzamento. A dicembre dello scorso anno, poi, lo stesso governatore venne a inaugurare la nuova sede dell’Inps, sempre parte del progetto del Più Europa. Questa parte, insieme alle strade di collegamento, è l’unica del progetto ad essere stata completata.

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Fermi al palo, l’edificio viaggiatori, che attualmente è al 42% di avanzamento, il parcheggio di interscambio, al 90% del totale, l’altro parcheggio del progetto, arrivato solo al 41%, le strutture commerciali al 46% e il sistema di videosorveglianza, soltanto al 30% del totale. A conti fatti, quindi, i lavori da completare potrebbero avere una durata stimata dagli uffici in almeno un altro anno, un altro anno e mezzo.

Per questo, l’interdittiva alla Cosap è stata una vera iattura per il completamento delle opere battipagliesi. La Prefettura, per salvare la situazione, dopo la fuoriuscita della società interdetta dal raggruppamento ha prescritto al Comune la prosecuzione dei lavori. Questi dovrebbero riprendere a pieno regime il prossimo mese. Per il taglio del nastro, però, si potrebbe arrivare all’estate del 2020.

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