Cava, Castello Sant’Adiutore abbandonato: la protesta dei residenti

CAVA DE’ TIRRENI. Salvo grandi eventi o manifestazioni folkloristiche, il Castello di Sant’Adiutore è interdetto, così la struttura resta abbandonata a se stessa, finendo così per restare in totale degrado. I cittadini tuonano contro l’amministrazione comunale e chiedono un intervento risolutivo atto a restituire ai cavesi un matrimonio storico della comunità.

Il castello è molto di più che un semplice punto di riferimento, esso è simbolo della città che dalla cima del colle sorveglia l’intera valle. Tuttavia, ben poco è stato fatto in questi anni e questo è un danno per la zona e per l’importanza culturale che essa rappresenta. Quel che vediamo oggi è a dir poco eloquente, nessun cartello segnaletico o banner che racconti la storia di quelle mura, nessun tipo di valorizzazione culturale, niente di niente: «Sono tantissimi i turisti e i visitatori che si rivolgono a noi per capire come e quando poter accedere al castello – raccontano i residenti della frazione Annunziata – Purtroppo però non è possibile varcare il cancello e immettersi lungo il sentiero che porta al maniero. C’è bisogno necessario di rivalorizzare il castello non solo dal punto di vista strutturale ma anche culturale. La proposta fatta all’amministrazione è quella di un’apertura almeno part-time, poche ore al giorno per 2-3 giorni a settimana – aggiungono i cittadini – Per non parlare, poi, di quelle antenne che deturpano un bene storico di questa città».

Inizialmente sono state le antenne istallate in cima allo storico sito a generare quella che in seguito sarebbe diventata una incontrollabile ondata di proteste. «L’attenzione è massima – ha detto il vicesindaco Nunzio Senatore – stiamo mettendo in atto progettualità che ci permettano di intercettare fondi privati sia per la riqualificazione strutturale, con il restauro delle torri e dei bastioni, che culturale: sono previste anche visite guidate e postazioni che raccontino la storia del castello».

(Fonte: La Città)